Il governo ridurrà il deficit sotto al 2%? “Non sto lavorando a questo obiettivo, mettiamola in questi termini”. Lo ha detto Giuseppe Conte, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con alcune associazioni in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità. La domanda rivolta dai giornalisti al presidente del Consiglio nasce da quanto scritto oggi da La Repubblica e La Stampa, secondo cui il ministro dell’Economia Giovanni Tria dal G20 di Buenos Aires ha confermato che la trattativa con Bruxelles si concentra su una riduzione del deficit/pil dal 2,4 all’1,9-2%. E il mandato a negoziare sarebbe stato attribuito ufficialmente dai vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini al premier.
Video di Alberto Sofia
Il governo, ha spiegato il presidente del Consiglio, è “in pieno periodo di approvazione del ddl di bilancio”: “Stiamo valutando tutti gli emendamenti, lavoro a tempo pieno concedendomi poche pause, ben giustificate, come quella di oggi”, ma “nel giro di qualche giorno avremo ulteriori interlocuzioni con le istituzioni europee e confido di poter pervenire a quello che è il mio massimo auspicio e il mio grande obiettivo, cioè una soluzione condivisa, che possa evitare procedura di infrazione”.
Da Bruxelles in giornata è arrivata l’ennesima apertura al dialogo, ma i paletti restano. Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione, ha ribadito le richieste di Bruxelles, spiegando che il “cambio di tono” delle ultime settimane, con il governo italiano che appare “pronto a discutere e impegnarsi a cambiare la sua traiettoria di bilancio”, è ben accetto ma non basta: “Non si tratta solo di cambiare il tono della discussione ma di avere una correzione consistente“.
L’iter della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia va quindi avanti, in parallelo con l’avanzamento della manovra a Roma. E oggi i ministri dell’economia riuniti nell’Eurogruppo hanno dato il via libera alle conclusioni sui piani di bilancio 2019 nelle quali appoggiano le opinioni della Commissione, inclusa quella sulla manovra italiana anche se si dicono a favore della prosecuzione del dialogo tra governo italiano e Commissione.