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All’asta la “Lettera su Dio” di Einstein: la stima è di oltre un milione di dollari

In questo che è considerato uno dei manoscritti più importanti del XX secolo, il padre della relatività parla della sua concezione di Dio, della religione e del senso dell’esistenza umana

di F. Q.

“La lettera su Dio” di Albert Einstein (1879-1955) torna all’asta dopo dieci anni. In questo che è considerato uno dei manoscritti più importanti del XX secolo, il padre della relatività parla della sua concezione di Dio, della religione e del senso dell’esistenza umana. L’autografo sarà messo in vendita da Christies domani, martedì 4 dicembre, a New York con una stima di 1.000.000-1.500.000 dollari. L’ultima vendita della lettera risale al 2008, quando fu acquistata da un collezionista privato per 404.000 dollari.

Scritta dall’Università di Princeton il 3 gennaio 1954 al filosofo tedesco Eric Gutkind, ebreo come lo stesso Einstein, il grande fisico ricusava qualsiasi credo religioso. “La parola Dio per me non è che l’espressione e il prodotto delle debolezze umane e la Bibbia una raccolta di venerabili leggende, abbastanza primitive – scriveva Einstein – Nessuna interpretazione, per quanto sottile possa essere, potrà per me mai cambiare nulla”. La lettera era la risposta privata di Einstein al libro di Gutkind dal titolo “Choose Life: The Biblical Call to Revolt” (1952). Nella lettera il Premio Nobel non risparmiava neanche la religione ebraica, nonostante la sua dichiarata forte affinità culturale con il popolo ebraico. Einstein si diceva convinto che gli ebrei non possono considerarsi “scelti”, al di sopra degli altri popoli.

All’asta la “Lettera su Dio” di Einstein: la stima è di oltre un milione di dollari
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