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Gabriel Garko e l’omosessualità: “Di smentire non ne ho più voglia. Non ho mai pagato nessuna per essere la mia fidanzata”

"Sono cambiate tantissime cose nella mia vita, sia dal punto di vista affettivo, sia dal punto di vista lavorativo. Mi sono ritirato per un po' dalle scene, e in questo periodo di ritiro mi sono finalmente ritrovato e sono tornato più forte di prima", dice in un'intervista a Chi

di F. Q.

Sono profondamente spaventato dall’amore e, mai come oggi, non so più se è meglio darsi o egoisticamente ricevere e basta. Non mi importa nulla del tempo che passa e l’idea che uno debba sposarsi e fare figli entro una certa età per compiacere una parte della società, mi dispiace, ma non fa per me”. Gabriel Garko si racconta in una lunga intervista al settimanale Chi, in cui parla anche del suo rapporto con l’amore, senza sottrarsi nemmeno alle domande più scomode come quella sulla sua vita privata e sulle sue storie d’amore, che secondo alcune dicerie sarebbero contrattualizzate. “Mai avuto un contratto per una storia“, spiega l’attore a Chi ,”ma non mi meraviglio. Di me, in fondo, si è sempre detto di tutto. Compresa la leggenda sulla mia omosessualità“.

Di smentire non ho più voglia. Chi è risolto non avrà mai bisogno di tacciare qualcun altro di quello che non è, come se poi fosse deplorevole essere omosessuale. Mi fanno soffrire le cose brutte e false. La cattiveria dilagante sui social mi fa paura ed è anche per questo che posto molto meno. Non voglio far parte del gioco al massacro e della condivisione forzata”, dice Garko. “Sono cambiate tantissime cose nella mia vita, sia dal punto di vista affettivo, sia dal punto di vista lavorativo. Mi sono ritirato per un po’ dalle scene, e in questo periodo di ritiro mi sono finalmente ritrovato e sono tornato più forte di prima“, aggiunge.

Nell’intervista Gabriel Garko affronta anche il tema del suo allontanamento volontario dalle scene per qualche mese: un periodo che, dice, gli è servito per ritrovare la serenità. “Ho trovato una pace interiore che prima tutto sommato non avevo, grazie a persone amiche e a libri sul pensiero e sulla fisica quantistica. Ho tagliato via i rami secchi, ho messo virgole dove serviva un punto e vicino a me ho scelto di avere solo due tipi di persone: quelle con le quali sto bene e condivido tutto e quelle di cui beneficio a uso e consumo”. E conclude commentando gli effetti del tempo che passa sulla sua leggendaria bellezza. “La mia bellezza è stata sempre un limite, ma più per gli altri che per me. Il tempo passa per tutti e non ne farò di certo una malattia”.

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