È accaduto in Francia ad Estelle, una studentessa parigina 19enne di origine inglese. Come riporta Le Parisien attorno ai primi di novembre la ragazza ha acquistato una lozione di tintura in un supermercato della Val-de-Marne per trasformare i suoi capelli biondi in neri corvino
Usa una tintura per capelli e rischia di morire. È accaduto in Francia ad Estelle, una studentessa parigina 19enne di origine inglese. Come riporta Le Parisien attorno ai primi di novembre la ragazza ha acquistato una lozione di tintura in un supermercato della Val-de-Marne per trasformare i suoi capelli biondi in neri corvino. Una volta arrivata a casa ha seguito le istruzioni sul pacchetto eseguendo il test Mantoux (o test PPD) per comprendere se fosse allergica alla tintura.
Solo che Estelle non ha atteso le canoniche 48 ore prescritte dal test e dopo 30 minuti non vedendo particolari reazioni sulla pelle della mano, dove aveva sfregato un po’ di prodotto, ha iniziato a tingersi i capelli. L’irritazione apparentemente normale al cuoio capelluto è stata rintuzzata, sotto controllo medico, da un antistaminico, ma dopo una notte insonne la ragazza si è risvegliata con un viso gonfio come un pallone e i primi segni di soffocamento. Mentre veniva trasportata d’urgenza al pronto soccorso le si è cominciata a gonfiare la lingua ed è stato necessario somministrarle adrenalina. Ripresasi dal dramma, dopo qualche giorno Estelle ha raccontato la sua storia ai giornali francesi. “Ho commesso un errore. Sono quasi morta. Non voglio che succeda ad altri”.
La para-fenilendiammina è un colorante usato nelle tinture per capelli, in particolar modo per le tinte più scure. La sua presenza nei prodotti di tintura è segnalata con la dicitura “contiene fenilendiammine” o “contiene diamminobenzeni” e deve avere una concentrazione massima del 2%. Dopo che la storia di Estelle è finita su numerosi siti web le testimonianze di spropositate reazioni allergiche alle tinture per capelli si sono susseguite a cascata. Tra le tante pubblicate su Le Parisien, c’è quella della trentatreenne francese Sabrina, con una tempistica pressoché identica a quella di Estelle, ma con una differenza: Sabrina si era fidata della dicitura “bio” sul prodotto acquistato al supermercato, ma è finita ugualmente con un viso gonfio come un pallone e la corsa in ospedale.