Pessimo risultato per la popolare utilitaria torinese, che di fatto paga i mancati aggiornamenti dal 2011 ad oggi. Meno difendibile la performance della fuoristrada, di cui recentemente è arrivato il nuovo modello
Altro crash test, altra magra figura: dopo quella barbina della Punto, stavolta è la popolarissima Panda a uscirne con le ossa rotte. L’Euro NCAP infatti, il programma europeo di valutazione dei nuovi modelli d’automobili, ha testato la nota utilitaria: su un punteggio massimo di cinque stelle, l’italiana se ne è portate a casa zero. Un dato preoccupante, visto e considerato che la Panda è una best seller, da anni regina incontrastata del nostro mercato.
Tuttavia, è necessario fare una serie di considerazioni che, in parte, giustificano il risultato ottenuto. Innanzitutto c’è una contraddizione in termini fra gli scopi dell’Euro NCAP e il crash test effettuato sulla vettura: il programma si pone come scopo quello di testare veicoli di nuova produzione. Tuttavia, l’attuale Panda è sul mercato dal 2011 e da allora non ha sostanzialmente subito modifiche di rilievo. Non solo, sempre nel 2011 il modello ottenne quattro stelle su cinque Euro NCAP.
Un bottino che, però, in questi anni si è azzerato. Motivo? Le verifiche sono diventate progressivamente più severe e nel voto finale rientra anche il corredo di ausili elettronici alla guida (come la frenata automatica di emergenza), mai pervenuti su Panda. Ne consegue che l’auto è sicura esattamente come lo era 7 anni fa e come lo erano i prodotti di quegli anni che ottenevano le quattro stelle. Ma oggi i parametri di valutazione sono come detto più severi e il progetto della Panda, che accusa il peso dei suoi anni, non è stato aggiornato di conseguenza per ottenere una valutazione sufficiente da parte di Euro NCAP.
Negli ultimi tre anni, ad esempio, è stata introdotta una nuova prova di impatto frontale a 50 km/h contro una barriera rigida, sono cambiate forme e dimensioni dei manichini usati nelle prove e si considera parte determinante del punteggio il corredo degli Adas (Advanced Driver Assistance Systems, come frenata automatica di emergenza, appunto, ma anche sistemi di mantenimento della corsia). Senza contare che un punteggio molto basso in una delle prove di valutazione – protezione degli adulti, dei bambini, dei pedoni e ciclisti, sistemi di assistenza – incide irreparabilmente sul risultato globale. Un’evoluzione dei requisiti che non può dare scampo a una “vecchietta su ruote” che sta per compiere 8 anni.
Purtroppo, però, a mettere in imbarazzo FCA c’è anche la nuova Jeep Wrangler, che è un’auto di nuova presentazione: ha ottenuto a malapena una stella su cinque, ben al di sotto di quanto ci si attenderebbe da un veicolo di ultima generazione con un prezzo di listino a partire da 48 mila euro. Colpa del telaio a longheroni – che però fa la differenza in fuoristrada, vero terreno d’elezione di questo mezzo – e dell’assenza di tecnologie come il sistema di assistenza al mantenimento della corsia e della frenata automatica di emergenza, che sarà disponibile solo nei primi mesi del 2019.