Le Sennheiser HD 4.50 sono cuffie indirizzate a chi cerca un prodotto di buona qualità da usare ovunque. A casa, come sui mezzi pubblici, questo modello offre un’efficace riduzione dei rumori, e un buon microfono per le telefonate. Garantisce inoltre una qualità del suono di ottimo livello, la connettività NFC e un’ottima autonomia. Però sono interamente fabbricate in plastica, hanno un’ergonomia imperfetta e comandi difficili da usare alla cieca. Il prezzo di 180 euro è salato quindi si posizionano in una fascia di prezzo dove sono molti i concorrenti a offrire di più. Alla luce della nostra prova, se queste Senheiser costassero un centinaio di euro sarebbero un affare da non farsi sfuggire. Vediamo perché.

Il punto di forza di queste cuffie è senza dubbio la qualità audio. Le Sennheiser HD 4.50 suonano bene con tutti i generi musicali. Durante le prove siamo rimasti piacevolmente colpiti, e con la regolazione giusta dell’equalizzazione si riescono a sentire bassi corposi ma non troppo spinti. In generale la riproduzione è sempre piacevole e ben definita. Altro aspetto fortemente positivo di questo modello è l’autonomia. Le abbiamo usate per un mese, con almeno 50/80 minuti di ascolto ogni giorno, e non si sono ancora scaricate. Con un rapido calcolo, si parla di ben oltre le 20 ore dichiarate.

Da premiare anche l’ottimo l’isolamento acustico sia nel traffico, sia sugli affollati mezzi di trasporto. Ben fatta l’applicazione di gestione da installare sullo smartphone, anche se in buona sostanza è un doppione delle app generiche per equalizzare in maniera fine la riproduzione delle frequenze. Il microfono funziona bene: permette di parlare e di essere sentiti chiaramente durante le telefonate.

La confezione è minimale, con solo un cavo per la ricarica e una pochette per il trasporto. Complessivamente la qualità costruttiva delle cuffie è buona. Sono realizzate interamente in plastica, che da una parte fa capire come il produttore abbia guardato al risparmio, dall’altra ripaga con un peso molto contenuto che aiuta il comfort. L’ergonomia però non è eccellente: i padiglioni sovrauricolari sono grandi, e una volta indossati si adagiano sull’orecchio finendo per esercitare una lieve pressione. Inoltre, non sono delle vere e proprie over-ear, nel senso che parte dell’orecchio resta fuori dai padiglioni. Se cercate qualcosa di più comodo, consigliamo di dare un’occhiata a prodotti come per esempio le Fresh ‘n Rebel Clam ANC.

L’archetto superiore, sempre in plastica e poco imbottito, è di facile gestione, ma se indossate le cuffie per più di due ore inizia a dare un po’ fastidio. I comandi, integrati nella cuffia destra, abbondano. Ci sono il pulsante di accensione, il bilanciere del volume, due tasti per cambiare traccia. Apprezzabili, ma se avessero dimensioni o forme differenti sarebbe più facile orientarsi alla cieca, senza un lungo periodo di apprendimento.

Ottima l’idea di dotarle della connessione NFC, che permette di collegarle con lo smartphone in modo estremamente semplice. Gli altri metodi di connessione comprendono sia il classico cavo sia il Bluetooth. Quest’ultimo funziona molto bene: in un appartamento di 75 metri quadrati non abbiamo avuto problemi ad essere raggiunti ovunque dal segnale.

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