Una decisione presa dal gip di Roma termine di un interrogatorio svolto il 3 dicembre scorso dall’indagato davanti al pm Stefano Pizza, titolare dell’indagine sull'omicidio e stupro della 16enne trovata priva di vita il 19 ottobre scorso in uno stabile abbandonato nel quartiere San Lorenzo
Il gip di Roma ha disposto gli arresti domiciliari per il pusher italiano, 36enne, finito in carcere nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di Desirée Mariottini. Una decisione presa al termine di un interrogatorio svolto il 3 dicembre scorso dall’indagato davanti al pm Stefano Pizza, titolare dell’indagine sull’omicidio e stupro della 16enne trovata priva di vita il 19 ottobre scorso in uno stabile abbandonato nel quartiere San Lorenzo.
L’uomo, difeso dall’avvocato Gabriele Galeazzi, è accusato di cessione di sostanza stupefacente e secondo alcune testimonianze è colui che riforniva di psicofarmaci, in cambio di droga, i frequentatori dell’immobile di via dei Lucani. Il suo fermo era stato convalidato, ma era caduta l’aggravante della cessione a minore.In questa vicenda sono coinvolte altre quattro persone, tutti stranieri e al momento in carcere.