“Sono stato qualche giorno fa dal presidente Mattarella e lui mi ha detto chiaramente che consentirebbe al centrodestra di trovare una maggioranza” alternativa in caso di crisi del governo gialloverde. Peraltro “sono convinto che molti parlamentari dei Cinque Stelle sarebbero pronti a lasciare il loro gruppo e appoggiare il governo del centrodestra”. È l’ultima uscita di Silvio Berlusconi, intervenuto all’hotel Ergife alla manifestazione La città, l’Italia, l’Europa che vogliamo. Subito smentita da fonti del Quirinale, mentre il diretto interessato è impegnato alla Prima della Scala, con un messaggio chiaro: “Il presidente della Repubblica nei suoi colloqui non ha mai espresso la sua opinione su scenari politici eventuali”.

Ma Berlusconi nel corso del suo discorso ha spaziato a tutto campo. Ha cominciato con i pentastellati: “Avevo detto che potevano andare a pulire i cessi ma oggi, vedendoli, ho dubbi che possano saperlo fare…”. Poi è passato a Matteo Salvini che sui social “ha un notizia nuova ogni ora: si vede cosa beve, cosa mangia. Mi sembrano stronzate, ma stabilisce un nesso stretto con le persone, con i suoi…”. 

di Agenzia Vista

“Una colpa enorme è la nostra non presenza forte sul web“, ha riconosciuto Berlusconi. “E’ una cosa su cui dobbiamo lavorare e che ho suggerito e imposto a Forza Italia giovani”, facendo appunto l’esempio del leader leghista. In compenso “Salvini ha lasciato quasi tutte le decisioni sull’economia ai Cinque stelle. E noi glielo rimproveriamo”.

Il leader di Forza Italia ha poi attaccato ancora i pentastellati: “Ma vi rendete conto che abbiamo consegnato l’Italia a gente come Luigi Di Maio o il ministro delle Infrastrutture… Quando lo vedo in tv ho i brividi e la spengo. Non ce la faccio ad ascoltarlo”, ha detto riferendosi a Danilo Toninelli. I parlamentari M5s, ha aggiunto, “non hanno né arte, né parte: senza essere in Parlamento non guadagnerebbero più lo stesso stipendio”. Di qui la conclusione che sarebbero “pronti a lasciare il loro gruppo” per appoggiare un eventuale esecutivo di centrodestra. Nonostante, come ha aggiunto subito dopo, dopo averli visti governare non li ritenga più nemmeno all’altezza di “pulire i cessi”.

In questo quadro, per Berlusconi il centrodestra “è non solo il presente ma anche il futuro per le amministrazioni locali e per il governo del Paese” e “senza Forza Italia non ci sarà alcun governo diverso dal gialloverde”. Un esecutivo contro cui il presidente di Fi si scaglia continuamente durante il suo intervento: “Siamo nelle mani di dilettanti, di incapaci, anche umanamente lontani da un grado minimo di cultura”. E ovviamente non mancano le critiche alla manovra: “Sono molto pessimista – ha detto Berlusconi – voteremo no a questa fiducia su una legge che dovrà essere riempita di contenuti, non s’è mai visto una cosa simile”.

“Siccome la manovra non cambierà, il 19 dicembre la Commissione deciderà la procedura d’infrazione“, è la sua previsione. E sull’Europa e le prossime elezioni Berlusconi ha commentato: “Ho letto le dichiarazioni di Tajani arrivando qui all’Ergife. Lui ha detto che non cambieremo mai il nome di Forza Italia, forse solo il simbolo. Sono d’accordo con lui”. “Il sovranismo di Le Pen in Francia e Salvini in Italia è il contrario dell’Europa, che ci ha assicurato 70 anni di pace. La mia previsione è che non arrivino ad avere oltre 200 eurodeputati”, ha concluso.

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