Politica

Castelli (M5s): “300 euro in più per Panda 1.2? Prendessero la Mille”. Ma non esiste e per la 900 servono altri 2mila euro

A Circo Massimo, su Radio Capital, il sottosegretario pentastellato all'Economia è stato protagonista di una doppia gaffe: il modello citato dall'esponente del Movimento non viene più prodotto e quello più vicino alla cilindrata indicata ha un costo maggiore

Con la norma sulle emissioni la Panda 1.2 euro 6 costerebbe 300 euro in più? “Potrebbero scegliere di comprare una Panda 1000“. Parola della sottosegretaria all’Economia Laura Castelli, che a Circo Massimo su Radio Capital si è resa protagonista di una doppia gaffe. La Panda Mille, infatti, non viene più prodotta da Fca, marchio che ha sul mercato la Panda 0.9 twinair, che ha una tecnologia superiore alla Panda 1.2 e per questo motiva costa molto di più (per la precisione 2100 euro) del modello su sui si è concentrata l’analisi maldestra del sottosegretario del Movimento 5 Stelle.

Immediata la reazione dei social. L’uscita della Castelli, già presa di mira dopo il “questo lo dice lei” rivolto all’ex ministro Pier Carlo Padoan, viene accostata su Facebook alla famosa frase di Maria Antonietta (seppur di dubbia autenticità), ovvero “se non hanno più pane, che mangino brioche”. Resta il fatto che la Castelli ha definito l’imposta “una norma che tutela chi ha un’auto, perché non aggiungiamo tasse. E tutela chi sceglie un’utilitaria”. La sottosegretaria 5 stelle, poi, ha minimizzato la reazione di Salvini: “Ci siamo visti ieri sera, ci parliamo tutti i giorni e abbiamo parlato del tavolo con le categorie produttive che Di Maio ha convocato per la prossima settimana e in cui parleremo del merito“. E ha specificato: “La norma riguarda le auto, non gli scooter”.

Sempre in giornata Laura Castelli, questa al Gr1, ha specificato che preferisce definire il provvedimento “ecosconto“, perché “è la misura che riesce ad incentivare chi vuole cambiare vettura ma senza pesare sulle famiglie che preferiscono invece un’utilitaria. È un tema a cui teniamo moltissimo e sono parametri che Bruxelles ci chiede” ha aggiunto. “Sono certissima – ha detto a proposito delle dichiarazioni del vicepremier Salvini sul contratto di Governo – che si riferisca al fatto che stiamo andando in maniera molto veloce nel realizzare le cose scritte nel contratto e magari nel 2020 lo amplieremo e lo miglioreremo con le cose che ancora non ci sono”. “C’è un dialogo aperto – ha continuato a proposito del confronto con l’Ue sulla manovra per evitare la procedura di infrazione – con il ministro Tria e il presidente del Consiglio. Credo che si possa procedere in maniera spedita perché basta capirsi ed è quello che vogliamo tutti”.