LA CASA DELLE BAMBOLE – GHOSTLAND di Pascal Laugier. Con Crystal Reed, Taylor Hickson, Rob Archer. Francia/Canada 2018. Voto 2,5/5 (DT)
Mamma e due figlie tardo adolescenti vanno a vivere nella casa della zia defunta. Ma appena giunte nella nuova dimora zeppa di ninnoli e di bambole di ceramica vengono aggredite, picchiate e torturate da un duo freak (un sosia di Manuel Agnelli e una specie di ritardato Zio Fester) che le segregano segnando per sempre la loro vita. Stacco temporale sedici anni dopo con una delle due figlie affermata e ricca romanziera horror che riceve una telefonata disperata della sorella ancora a vivere insieme a mamma nella casa degli orrori. Ancora un torture movie per Laugier. Non con la compattezza narrativa a livello temporale e l’ineluttabile mancanza di via di fuga del totalizzante Martyrs, ma confermando l’ossessione di proporre donne protagoniste che subiscono violenze inenarrabili e una confezione formale che da metà film in avanti trasforma le belle protagoniste in inquietanti bambole biancastre in viso, tumefatte e gonfie. Di fondo Laugier fa penetrare ogni tanto aria nella capsula dello spettatore là dove prima lo faceva soffocare. E la differenza a livello di percezione sensoriale si sente.