SE SON ROSE di e con Leonardo Pieraccioni. Con Caterina Murino, Gabriella Pession, Antonia Truppo. Italia 2018. Durata: ’85 Voto: 1/5 (DT)
“Sono cambiato, riproviamoci”. Questo l’sms che la figlia quindicenne spedisce dallo smartphone del padre Leonardo, pigro giornalista 53enne che miete fidanzate e mai si accasa, a diverse sue ex. Lui così approfitta del caso, le incontra tutte, con qualcuna ci torna anche a letto, ma andava bene quella bella, giovane e svampitina dell’inizio. Pretestuoso avvio comunicativo/tecnologico (sarà un’idea dello sceneggiatore Filippo Bologna di Perfetti sconosciuti) per una commediola fiacca, in cui il Truffaut/Pieraccioni amante delle donne caracolla e gigioneggia peggio del solito. Non è solo la trametta che avanza per nemmeno novanta minuti a non ingranare, ma è proprio il monologare del protagonista ad essere esangue e tristanzuolo. Unica nota positiva: la spigliatezza di Mariasole Pollio nei panni della figlia teenager. E parliamo sempre e comunque di un cinema privo di regia.