La consigliera in quota Pd Rita Borioni si era rivolta alla giustizia amministrativa in seguito all'elezione in seconda votazione del presidente di Viale Mazzini, dopo la bocciatura dello stesso da parte della Commissione di vigilanza
Respinta la richiesta di sospensiva avanzata dal consigliere Rai in quota Pd, Rita Borioni, per il presidente di viale Mazzini, Marcello Foa. Lo ha deciso il Tar del Lazio, come apprende AdnKronos, rinviando invece la decisione nel merito sulla legittimità della nomina. Il prossimo 3 luglio il tribunale amministrativo deciderà quindi se è stata legale o meno la seconda votazione fatta dal Consiglio di amministrazione Rai su Foa presidente, dopo la bocciatura dello stesso da parte della Commissione di vigilanza.
Foa è stato eletto lo scorso 26 settembre con 27 voti favorevoli in commissione, il minimo previsto per il via libera. Alla votazione il Partito democratico non aveva partecipato per protesta, proprio perché il governo lo aveva nuovamente indicato dopo la bocciatura dell’1 agosto scorso. I pareri legali commissionati dal Carroccio allo studio dell’avvocato Federico Freni e allo studio Villarboito&Zuffanti erano favorevoli a Foa. Al contrario, secondo lo studio DelRe&Sandrucci, ingaggiato dal Pd, “il parere negativo della Vigilanza è espressione di una valutazione amministrativa e quindi contiene implicitamente un giudizio in ordine all’(in)idoneità del candidato a ricoprire il ruolo di presidente della Rai, giudizio che, a nostro avviso, non può essere ‘superato’ con una nuova candidatura”. Sulla base di quelle considerazioni Borioni aveva deciso di ricorrere alla giustizia amministrativa.