La discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo poteva contenere al massimo 870 persone. Per il concerto di Sfera Ebbasta erano stati venduti “circa 1.400 biglietti“, come dichiarato dal procuratore capo di Ancona Monica Garulli. Almeno 500 ragazzi oltre la capienza consentita dalla licenza rilasciata nell’autunno del 2015 dalla commissione di vigilanza per i pubblici spettacoli. Prima di quella data, infatti, la Lanterna Azzurra era stata chiusa per quasi un anno. Era la fine di gennaio 2014, un venerdì, quando i vigili del fuoco effettuarono un sopralluogo nel locale e decisero di chiuderlo, non concedendo l’agibilità per la mancata osservanza delle leggi antincendio. Nella fattispecie, secondo quanto ricostruito da ilfattoquotidiano.it, la contestazione dei pompieri riguardava alcuni impianti non a norma (anche quello elettrico), come confermato dall’ex comandante della polizia municipale e dal sindaco di Corinaldo. Non è dato sapere con certezza se i vigili del fuoco in quella occasione avessero rilevato anche difformità per quanto riguarda il sistema di sicurezza del locale. Fatto sta che dopo la chiusura, i gestori e i proprietari della struttura si sono messi subito all’opera e dopo qualche mese hanno prodotto un primo elaborato tecnico con i lavori effettuati.
Il progetto, tuttavia, non è stato ritenuto sufficiente e così i tempi della chiusura si sono protratti ulteriormente, fino a quando un secondo progetto e nuove opere di ammodernamento hanno consentito di ottenere il parere favorevole per la riapertura. La commissione di vigilanza (composta da vigili del fuoco, Asl e tecnici comunali) ha però imposto un cambiamento non di poco conto, specie alla luce di quanto accaduto nella notte tra venerdì 7 e sabato 8 dicembre: la capienza è stata ridotta da oltre mille persone alle attuali 870, ovvero coloro che avrebbero potuto assistere al concerto di Sfera Ebbasta. Le cose, stando a quanto detto dal procuratore di Ancona, sono andate diversamente: dopo la morte di 5 adolescenti e di una donna di 39 anni che accompagnava il figlio, la Lanterna Azzurra è stata sequestrata. Agli inquirenti il compito di capire cosa non ha funzionato e non solo per quanto riguarda la capienza massima non rispettata.
La Lanterna Azzurra da oltre 40 anni è punto di riferimento per le province di Pesaro e di Ancona. Nata negli anni Settanta come locale da ballo, all’inizio della sua storia era nota nel Centro Italia per le serate di liscio: vi hanno suonato tutti i gruppi storici del genere, tra cui anche i Casadei. Era il periodo in cui la Lanterna Azzurra era aperta ogni fine settimana, raccogliendo frequentatori da tutte le province delle Marche. Negli ultimi anni, però, l’organizzazione era andata via via cambiando, adeguandosi ai tempi. In un primo momento il locale era diventato un mix tra balera e discoteca (un piano dedicato al liscio e ai nostalgici del genere, l’altro alla disco music), successivamente solo discoteca. O, meglio, un locale dedicato ai grandi eventi: non più aperto tutti i fine settimana, bensì solo in determinate serate, coincidenti quasi tutte con la presenza di ospiti di grido. Esempio: dopo il concerto di Sfera Ebbasta (che non si è mai tenuto), il prossimo appuntamento era fissato per sabato 22 dicembre, quando sul palco del locale di Corinaldo erano attesi i Noyz Narcos, gruppo rap-trap molto in voga tra i giovanissimi, sempre pronti a riempire le piste della Lanterna, dove mai in passato si sono verificati problemi di ordine pubblico, almeno stando al racconto di chi ha Corinaldo vive e lavora. Anzi: per molti genitori della zona, era un aspetto positivo poter contare su una discoteca nelle vicinanze, in modo da evitare ai loro figli di dover prendere auto o mezzi alternativi per raggiungere i locali di divertimento distanti anche molti chilometri.