Matteo Salvini sale sul palco accompagnato dalle note dell’aria della Turandot di Puccini ‘Vincerò’, mentre dalla piazza si accendono fumogeni tricolori. Il discorso del vicepremier e leader della Lega alla sua piazza del Popolo, riempita di fedeli al Carroccio, comincia con il ricordo dei sei ragazzi morti ad Ancona e subito una promessa: “In questo Paese chi sbaglia paga. E chi ha sbagliato paga e paga fino in fondo da nord a sud. Ovunque, da Genova ad Ancona”. L’ufficio stampa della Lega sostiene che ad ascoltare Salvini ci siano 80mila persone. Diecimila in più rispetto a quelli dichiarati dagli organizzatori della manifestazione del Pd del 30 settembre scorso. Ma la capienza massima di piazza del Popolo, senza palchi né altro, è stimabile tra le 56mila e le 62mila persone.
L’intervento di Salvini è un cambio di registro rispetto ai toni del passato: “La vita è troppo breve per perdere tempo in odio e polemiche – dice dal palco – questa è una piazza di amore e di speranza, la lasciamo ad altri la violenza”. Il vicepremier cita perfino il leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani, Martin Luther King: “Per farsi nemici basta dire quello che si pensa. C’è bisogno di unità e di concordia”.
“Abbiamo cominciato il cammino giusto, se i portavoce di poteri forti sono contro di noi, vuol dire che stiamo facendo le cose giuste per 60milioni di italiani. E non molleremo mai”, continua Salvini. Il suo intervento è un ribadire “i valori degli italiani perbene“, a cui dedica “le minacce di certa gente e le nove ville abbattute dei Casamonica“. Quindi il cibo italiano che “è il migliore del mondo” e “l’ambizione” di Salvini è quella di “pensare ai nostri nipoti”. Il vicepremier cita in questo senso Alcide De Gasperi e poi per criticare “l’Europa degli zero virgola” legge i passaggi di un messaggio Papa Giovanni Paolo II.
“Chiedo il mandato di andare a trattare con l’Ue non come ministro ma a nome di 60 milioni di italiani che vogliono lasciare ai loro figli e nipoti un’Italia migliore. Se c’è il vostro mandato non abbiamo paura di niente e di nessuno”, continua Salvini rivolgendosi a piazza del Popolo. “Qualcuno – continua – ha tradito il sogno europeo, noi daremo il sangue per una nuova comunità Europea fondata sul rispetto, sul lavoro, sulla crescita, sull’equità”.
“L’Africa non si aspetta carità, ma si aspetta aiuto vero per studiare, curarsi, crescere, lavorare, ognuno nella sua terra senza sradicare popoli e culture”, dice Salvini. “I veri razzisti – aggiunge – erano, sono e saranno quelli che pensano di svuotare il continente africano e trattarlo come una riserva”. “Molti di quelli che criticano il decreto sicurezza hanno letto Topolino: più soldi ai sindaci, telecamere sorveglianza negli asili, pistola elettrica per aiutare poliziotti e carabinieri. Io sto con le Forze dell’Ordine sempre e comunque”, continua il vicepremier.
Salvini rassicura che “questo governo mantiene tutti i suoi impegni e dura 5 anni: sarà giudicato dal numero di culle che tornano a riempirsi in questo Paese, dal numero di bambini che nascono e tornano ad avere non un genitore 1 e 2 ma una mamma e un papà“. Poi il ringraziamento a Luigi Di Maio “per il suo lavoro” e l’ulteriore specifica che “non farò mai saltare un governo che lavora per gli italiani, per un sondaggio“.
Passando da un tema all’altro, nel discorso del leader della Lega c’è anche un riferimento alla legittima difesa: “Io sogno un Paese disarmato, ma intanto le armi le voglio togliere ai delinquenti, perché i cittadini onesti che vogliono difendersi devono avere la possibilità di farlo. La casa è sacra, il lavoro è sacro”, dice dal palco.
E ovviamente non mancano le parti rivolte ai “nostri imprenditori, artigiani e agricoltori” che “nonostante tasse e burocrazia incredibili esportano in tutto il mondo”. Quindi il passaggio sul Codice degli appalti che “neanche nel Medioevo…” e che “abbiamo riscritto pagina per pagina”. Poi la rassicurazione sulle imposte: “Il governo non metterà nessuna nuova tassa. Oggi incontrerò gli imprenditori per capire: la critica costruttiva mi serve, mi aiuta, non mi servono solo le adulazioni, chi fa sbaglia”, continua Salvini.
L’intervento rimane farcito di riferimenti ai valori degli italiani. Quindi “l’educazione civica” che torna nelle scuole e “insegnerà ai nostri figli ad alzarsi in autobus se c’è un anziano, un disabile o una donna incinta”. Ma anche il presepe che “non penso dia fastidio a qualcuno”, rimarca Salvini.
L’INIZIO DELLA MANIFESTAZIONE
È cominciata con un minuto di silenzio alle 11 in ricordo dei sei ragazzi morti ad Ancona la manifestazione della Lega in piazza del Popolo a Roma. “Non può essere una festa se nella notte sei persone, ragazzi, sono rimaste vittime di una tragedia”, ha detto il vicepremier Matteo Salvini salendo sul palco della manifestazione a Roma. Il segretario federale che indossa una felpa rossa della Polizia, è stato comunque acclamato dalla folla che ha intonato il coro da stadio “Un capitano, c’è solo un capitano”. La Camera ha sospeso la seduta d’Aula per la votazione sulla manovra economica per permettere ai deputati della Lega di partecipare.
“Oggi a Roma ci saranno 50mila, centomila persone che in maniera composta e pacifica vogliono ragionare sul futuro del Paese, con la preghiera per chi crede, con totale rispetto e vicinanza alle vittime della tragedia nelle Marche”, ha detto il leader della Lega a SkyTg24. La gente ha preso posto ai piedi del palco, tra bandiere della Lega e striscioni col sole delle Alpi, ma anche tanti tricolori. Dalle immagini trasmesse in diretta la piazza appare gremita.
Sul palco giganteggia il titolo della manifestazione, la grande scritta “L’Italia alza la testa“, con gli slogan ‘Sei mesi di buonsenso al governo’, ‘Prima gli italiani‘ e l’hashtag ‘Dalle parole ai fatti’. Sotto un grande tricolore con scritto ‘Matteo Salvini Lega Grazie’. Il simbolo della Lega di Alberto da Giussano compare solo, piccolo, sul podio centrale.
GLI INTERVENTI
“Questo è il governo del buon senso”, dice dal palco il ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, puntando sulla legittima difesa, sulle donne vittime di violenza, sui furbetti del cartellino e sulla digitalizzazioni. “È buon senso stare con l’aggredito e non con assessore, stare con le donne vittime di violenza?”, ha detto la Bongiorno tra gli applausi della folla.
Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha rilanciato invece il tema del crocifisso che “nelle classi” deve essere “presente durante le festività di Natale. Essere tolleranti non significa rinunciare ai propri valori nascondendoli”., ha detto dal palco di piazza del Popolo. Un concetto rilanciato anche dal ministro della Famiglia Lorenzo Fontana: “La prima cosa da fare non è occuparsi dell’immigrazione, ma fare in modo che gli italiani facciano più figli. Abbiamo la nostra tradizione e vogliamo che venga trasmessa: per questo vogliamo che i nostri simboli, i nostri crocifissi siano esposti. Noi non ci vergogniamo della nostra tradizione”.
Bolkestein e made in Italy sono invece i temi toccati dal ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, intervenendo dal palco della Lega: “Lavoriamo per la qualità dei nostri prodotti, che sono i migliori del mondo e i più copiati del mondo”, ha dichiarato. “Questa è una promessa: dare una risposta per la Bolkenstein, prima gli italiani vuol dire svegliarsi tutte le mattine e avere una priorità: voi”, ha poi annunciato Centinaio.
“Non può esistere un governo che ha la fiducia dei mercati, ma non del popolo“, ha detto il sottosegretario Giancarlo Giorgetti sul palco di Piazza del Popolo. “Noi portiamo avanti la rivoluzione del buon senso che arriva dalla nostra esperienza di gente normale: quando questo buon senso va al governo si Lega alla parola ‘responsabilità‘. Noi sappiamo cosa stiamo facendo, nel rispetto dei nostri valori. Quando andiamo a letto la sera stanchi morti sappiamo di aver fatto quello che andava fatto. Responsabilità – ha concluso – anche nei confronti dell’Europa: con rispetto vogliamo essere protagonisti del cambiamento, per un Europa più democratica e rispettosa delle sue tradizioni”.
Politica
Lega, Salvini riempe piazza del Popolo. Cita Martin Luther King e dice: “Datemi il mandato per trattare con l’Ue”
Nel suo intervento alla manifestazione del Caroccio a Roma, il vicepremier cambia registro e parla di "amore" e "speranza". Di fronte a 80mila persone, secondo gli organizzatori, i riferimenti sono tutti per "gli italiani per bene" e i loro "valori". Le citazioni per De Gasperi, Papa Giovanni Paolo II e il leader del movimento per i diritti degli afroamericani
Matteo Salvini sale sul palco accompagnato dalle note dell’aria della Turandot di Puccini ‘Vincerò’, mentre dalla piazza si accendono fumogeni tricolori. Il discorso del vicepremier e leader della Lega alla sua piazza del Popolo, riempita di fedeli al Carroccio, comincia con il ricordo dei sei ragazzi morti ad Ancona e subito una promessa: “In questo Paese chi sbaglia paga. E chi ha sbagliato paga e paga fino in fondo da nord a sud. Ovunque, da Genova ad Ancona”. L’ufficio stampa della Lega sostiene che ad ascoltare Salvini ci siano 80mila persone. Diecimila in più rispetto a quelli dichiarati dagli organizzatori della manifestazione del Pd del 30 settembre scorso. Ma la capienza massima di piazza del Popolo, senza palchi né altro, è stimabile tra le 56mila e le 62mila persone.
L’intervento di Salvini è un cambio di registro rispetto ai toni del passato: “La vita è troppo breve per perdere tempo in odio e polemiche – dice dal palco – questa è una piazza di amore e di speranza, la lasciamo ad altri la violenza”. Il vicepremier cita perfino il leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani, Martin Luther King: “Per farsi nemici basta dire quello che si pensa. C’è bisogno di unità e di concordia”.
“Abbiamo cominciato il cammino giusto, se i portavoce di poteri forti sono contro di noi, vuol dire che stiamo facendo le cose giuste per 60milioni di italiani. E non molleremo mai”, continua Salvini. Il suo intervento è un ribadire “i valori degli italiani perbene“, a cui dedica “le minacce di certa gente e le nove ville abbattute dei Casamonica“. Quindi il cibo italiano che “è il migliore del mondo” e “l’ambizione” di Salvini è quella di “pensare ai nostri nipoti”. Il vicepremier cita in questo senso Alcide De Gasperi e poi per criticare “l’Europa degli zero virgola” legge i passaggi di un messaggio Papa Giovanni Paolo II.
“Chiedo il mandato di andare a trattare con l’Ue non come ministro ma a nome di 60 milioni di italiani che vogliono lasciare ai loro figli e nipoti un’Italia migliore. Se c’è il vostro mandato non abbiamo paura di niente e di nessuno”, continua Salvini rivolgendosi a piazza del Popolo. “Qualcuno – continua – ha tradito il sogno europeo, noi daremo il sangue per una nuova comunità Europea fondata sul rispetto, sul lavoro, sulla crescita, sull’equità”.
“L’Africa non si aspetta carità, ma si aspetta aiuto vero per studiare, curarsi, crescere, lavorare, ognuno nella sua terra senza sradicare popoli e culture”, dice Salvini. “I veri razzisti – aggiunge – erano, sono e saranno quelli che pensano di svuotare il continente africano e trattarlo come una riserva”. “Molti di quelli che criticano il decreto sicurezza hanno letto Topolino: più soldi ai sindaci, telecamere sorveglianza negli asili, pistola elettrica per aiutare poliziotti e carabinieri. Io sto con le Forze dell’Ordine sempre e comunque”, continua il vicepremier.
Salvini rassicura che “questo governo mantiene tutti i suoi impegni e dura 5 anni: sarà giudicato dal numero di culle che tornano a riempirsi in questo Paese, dal numero di bambini che nascono e tornano ad avere non un genitore 1 e 2 ma una mamma e un papà“. Poi il ringraziamento a Luigi Di Maio “per il suo lavoro” e l’ulteriore specifica che “non farò mai saltare un governo che lavora per gli italiani, per un sondaggio“.
Passando da un tema all’altro, nel discorso del leader della Lega c’è anche un riferimento alla legittima difesa: “Io sogno un Paese disarmato, ma intanto le armi le voglio togliere ai delinquenti, perché i cittadini onesti che vogliono difendersi devono avere la possibilità di farlo. La casa è sacra, il lavoro è sacro”, dice dal palco.
E ovviamente non mancano le parti rivolte ai “nostri imprenditori, artigiani e agricoltori” che “nonostante tasse e burocrazia incredibili esportano in tutto il mondo”. Quindi il passaggio sul Codice degli appalti che “neanche nel Medioevo…” e che “abbiamo riscritto pagina per pagina”. Poi la rassicurazione sulle imposte: “Il governo non metterà nessuna nuova tassa. Oggi incontrerò gli imprenditori per capire: la critica costruttiva mi serve, mi aiuta, non mi servono solo le adulazioni, chi fa sbaglia”, continua Salvini.
L’intervento rimane farcito di riferimenti ai valori degli italiani. Quindi “l’educazione civica” che torna nelle scuole e “insegnerà ai nostri figli ad alzarsi in autobus se c’è un anziano, un disabile o una donna incinta”. Ma anche il presepe che “non penso dia fastidio a qualcuno”, rimarca Salvini.
L’INIZIO DELLA MANIFESTAZIONE
È cominciata con un minuto di silenzio alle 11 in ricordo dei sei ragazzi morti ad Ancona la manifestazione della Lega in piazza del Popolo a Roma. “Non può essere una festa se nella notte sei persone, ragazzi, sono rimaste vittime di una tragedia”, ha detto il vicepremier Matteo Salvini salendo sul palco della manifestazione a Roma. Il segretario federale che indossa una felpa rossa della Polizia, è stato comunque acclamato dalla folla che ha intonato il coro da stadio “Un capitano, c’è solo un capitano”. La Camera ha sospeso la seduta d’Aula per la votazione sulla manovra economica per permettere ai deputati della Lega di partecipare.
“Oggi a Roma ci saranno 50mila, centomila persone che in maniera composta e pacifica vogliono ragionare sul futuro del Paese, con la preghiera per chi crede, con totale rispetto e vicinanza alle vittime della tragedia nelle Marche”, ha detto il leader della Lega a SkyTg24. La gente ha preso posto ai piedi del palco, tra bandiere della Lega e striscioni col sole delle Alpi, ma anche tanti tricolori. Dalle immagini trasmesse in diretta la piazza appare gremita.
Sul palco giganteggia il titolo della manifestazione, la grande scritta “L’Italia alza la testa“, con gli slogan ‘Sei mesi di buonsenso al governo’, ‘Prima gli italiani‘ e l’hashtag ‘Dalle parole ai fatti’. Sotto un grande tricolore con scritto ‘Matteo Salvini Lega Grazie’. Il simbolo della Lega di Alberto da Giussano compare solo, piccolo, sul podio centrale.
GLI INTERVENTI
“Questo è il governo del buon senso”, dice dal palco il ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, puntando sulla legittima difesa, sulle donne vittime di violenza, sui furbetti del cartellino e sulla digitalizzazioni. “È buon senso stare con l’aggredito e non con assessore, stare con le donne vittime di violenza?”, ha detto la Bongiorno tra gli applausi della folla.
Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha rilanciato invece il tema del crocifisso che “nelle classi” deve essere “presente durante le festività di Natale. Essere tolleranti non significa rinunciare ai propri valori nascondendoli”., ha detto dal palco di piazza del Popolo. Un concetto rilanciato anche dal ministro della Famiglia Lorenzo Fontana: “La prima cosa da fare non è occuparsi dell’immigrazione, ma fare in modo che gli italiani facciano più figli. Abbiamo la nostra tradizione e vogliamo che venga trasmessa: per questo vogliamo che i nostri simboli, i nostri crocifissi siano esposti. Noi non ci vergogniamo della nostra tradizione”.
Bolkestein e made in Italy sono invece i temi toccati dal ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, intervenendo dal palco della Lega: “Lavoriamo per la qualità dei nostri prodotti, che sono i migliori del mondo e i più copiati del mondo”, ha dichiarato. “Questa è una promessa: dare una risposta per la Bolkenstein, prima gli italiani vuol dire svegliarsi tutte le mattine e avere una priorità: voi”, ha poi annunciato Centinaio.
“Non può esistere un governo che ha la fiducia dei mercati, ma non del popolo“, ha detto il sottosegretario Giancarlo Giorgetti sul palco di Piazza del Popolo. “Noi portiamo avanti la rivoluzione del buon senso che arriva dalla nostra esperienza di gente normale: quando questo buon senso va al governo si Lega alla parola ‘responsabilità‘. Noi sappiamo cosa stiamo facendo, nel rispetto dei nostri valori. Quando andiamo a letto la sera stanchi morti sappiamo di aver fatto quello che andava fatto. Responsabilità – ha concluso – anche nei confronti dell’Europa: con rispetto vogliamo essere protagonisti del cambiamento, per un Europa più democratica e rispettosa delle sue tradizioni”.
SALVIMAIO
di Andrea Scanzi 12€ AcquistaArticolo Precedente
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Roma, 14 mar. (Adnkronos) - "Previste oltre 10.000 persone, con molte adesioni dal mondo dei liberi sindacati, della piccola media impresa, della cultura, e con la spontanea partecipazione di decine di comitati di cittadini. Nonostante il black out dell'informazione che accende i riflettori solo sulla manifestazione guerrafondaia voluta da 'Repubblica' e Michele Serra, noi saremo l'unica piazza della pace e della sovranità del popolo italiano contro un'Europa del riarmo che dimentica ogni questione sociale e vuole spendere in armamenti i soldi destinati a sanità, stato sociale, politiche per il lavoro e attività produttive. L'Italia apartitica, quella della bandiera italiana citata nella Costituzione che ripudia i conflitti bellici come risoluzione delle controversie sarà a la Bocca della Verità, sabato 15 alle ore 15:30, contro l'Europa di Von der Leyen che vorrebbe mandarci a morire per l'Ue". Ad affermarlo, Marco Rizzo e Francesco Toscano, che hanno indetto la manifestazione apartitica sotto il tricolore per la pace e la sovranità.
Roma, 12 mar. (Adnkronos Salute) - "Mirikizumab ed è un anticorpo monoclonale che blocca in maniera selettiva l’interleuchina 23 (Il-23), uno dei fattori principalmente coinvolti nell'indurre e mantenere l'infiammazione cronica dell'intestino" che è "responsabile di una serie di sintomi invalidanti come la diarrea, il dolore addominale, ma anche di sequele a lungo termine come stenosi e fistole che spesso richiedono l'intervento chirurgico. Già approvato in una malattia simile, la colite ulcerosa, oggi trova approvazione" in Europa "anche per la malattia di Crohn". Così all’Adnkronos Salute Massimo Claudio Fantini, segretario generale di Ig-Ibd (Italian Group for the study of Inflammatory Bowel Disease) e professore ordinario di Gastroenterologia, università degli Studi di Cagliari, direttore della Sc di Gastroenterologia, Aou di Cagliari, commenta il via libera in Europa della terapia con cui "potremo finalmente trattare" anche i pazienti con malattia di Crohn.
L'approvazione di mirikizumab "si basa sui risultati ottenuti da un complesso programma di sviluppo" con gli studi "Vivid 1 e 2. Il primo ha esplorato l'efficacia di questo farmaco nella malattia di Crohn nel breve e nel lungo termine, inteso come un anno - illustra Fantini - Vivid 2 è un programma di estensione dello studio in cui i pazienti sono stati trattati oltre 2 anni. I risultati principali di questo programma di studio hanno dimostrato una ottima efficacia del farmaco. Lo studio è stato disegnato proprio per mimare quella che è la normale pratica clinica, la normale gestione di questi pazienti in ambulatorio. In particolare ha dimostrato come quasi il 50% dei pazienti che ottengono una risposta clinica a 12 settimane, raggiungono una remissione completa dei sintomi a un anno". In particolare "abbiamo notato" che si tratta di una "remissione senza bisogno di corticosteroidi, una delle terapie che cerchiamo di evitare proprio a causa degli importanti effetti collaterali che possono dare".
Oltre all’efficacia clinica si è ottenuta una "remissione endoscopica, cioè la guarigione delle ulcere a livello intestinale - precisa lo specialista - Sono stati presi anche in considerazione nuovi” sintomi “clinici, come l'urgenza evacuativa, estremamente invalidante”, che si riduce “già nelle prime settimane di trattamento, con il miglioramento della qualità di vita del paziente". I dati dal Vivid 2, "quindi sul trattamento oltre l'anno - aggiunge Fantini - hanno dimostrato che circa l’80-90% dei pazienti che inizialmente avevano iniziato la terapia, rimane in remissione". Questo significa che "se nel paziente questa terapia funziona, funziona per un lungo periodo di tempo, e che quindi c'è la possibilità di trattare per molto tempo questi pazienti con ottimi risultati". Tutti i pazienti affetti da queste malattie infiammatorie dell’intestino "sanno benissimo come purtroppo non ci sia una cura definitiva - conclude - La possibilità di avere a disposizione nuovi farmaci, con nuovi meccanismi di azione, rappresenta una possibilità in più per i nostri pazienti di avere la prospettiva di rimanere in remissione, con lo stesso farmaco, più a lungo".
Roma, 12 mar. (Adnkronos Salute) - Il nuovo farmaco "permette ai medici e ai pazienti di avere una nuova arma con la quale è possibile bloccare la malattia di Crohn”. I due studi che hanno portato all'approvazione di mirikizumab, il Vivid 1 e Vivid 2 “dimostrano prima di tutto che questo farmaco è efficace, che è superiore rispetto al placebo nell'induzione e poi nel mantenimento della remissione clinica e della risposta endoscopica a lungo termine, migliorando la qualità della vita dei pazienti". Lo spiega all’Adnkronos Salute Silvio Danese, direttore dell’Unità di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’Irccs Ospedale San Raffaele e professore ordinario di Gastroenterologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele commentando l’approvazione, da parte della Commissione europea, di mirikizumab, un anticorpo monoclonale che blocca selettivamente l'interleuchina 23, per il trattamento della malattia di Crohn. Questa è un patologia "infiammatoria cronica dell’intestino che colpisce tutto il tratto gastrointestinale - chiarisce - ed è fondamentale riconoscerla presto per poter iniziare i trattamenti più efficaci: prima si interviene", infatti "prima si previene la progressione di malattia".
Bisogna ricordare che "negli studi clinici registrativi il mirikizumab - sottolinea Danese - è stato utilizzato non soltanto nei pazienti naïve", quindi mai trattati, "ma anche nei pazienti che hanno fallito più linee di trattamento. Questo è un aspetto molto importante, visto che oggi abbiamo pazienti che definiamo difficili da trattare, che hanno fallito tutte le terapie". In questi casi, "farmaci come questo sono sicuramente benvenuti".
Roma, 12 mar. (Adnkronos Salute) - "Questa nuova terapia, visto l’ottimo rapporto efficacia - sicurezza, sarà un presidio in più per poter” iniziare il trattamento “con un farmaco che sappiamo a priori essere efficace e relativamente sicuro, e garantire ai pazienti, che hanno fallito altre terapie, un benessere prolungato", visti "i risultati che il farmaco ha generato e per i quali è stato approvato". Così Alessandro Armuzzi, responsabile Uo Ibd, Istituto clinico Humanitas, Rozzano e professore ordinario di Gastroenterologia, Humanitas University, all’Adnkronos Salute commenta la recente approvazione, da parte della Commissione europea, di "mirikizumab, un inibitore della subunità P19 dell'interleuchina 23, per il trattamento dei pazienti adulti con malattia di Crohn moderatamente grave, che avremo a disposizione a breve in Italia. Questa approvazione - continua il professore - è legata ai risultati del programma di studio di fase 3, il Vivid 1 e, successivamente, il Vivid 2" in cui si è dimostrato come "mirikizumab rispetto al placebo, sia in grado di dare percentuali significativamente molto più elevate, sia di remissione clinica che di remissione endoscopica, per tutto il corso dello studio e anche" nella sua estensione "fino ai 2 anni".
La malattia di Crohn "è un'infiammazione cronica dell'intestino" che interessa, "a tutto spessore, la parete intestinale - spiega Armuzzi - La patologia colpisce circa 100 mila italiani". Può interessare "qualsiasi tratto dell'intestino ma più frequentemente l'ileo terminale e il colon destro. Fa parte del gruppo delle malattie infiammatorie croniche intestinali - malattia di Crohn e colite ulcerosa - di cui ne sono affette più o meno 250 mila persone in Italia. Le cause della malattia di Crohn sono ancora parzialmente conosciute. È una malattia a patogenesi multifattoriale in cui, individui predisposti geneticamente, in senso lato, a un certo punto della loro vita - in genere giovani e giovani adulti - per fattori ambientali che ancora non sono stati ben chiariti, ma che comunque agiscono modificando la flora batterica intestinale", vanno incontro a "una risposta infiammatoria cronica recidivante che determina poi, via via, il danno intestinale e la progressiva perdita di funzione dell'intestino - conclude - se non si interviene precocemente".
Roma, 14 mar. (Adnkronos Salute) - Nelle pazienti con tumore del seno in stadio precoce, il test genomico Oncotype DX Breast Recurrence Score® eseguito prima dell'intervento chirurgico, cioè sulla biopsia diagnostica (core biopsy), permette di abbreviare i tempi di avvio della terapia adiuvante, con vantaggi importanti in termini di riduzione del disagio psicologico delle pazienti. Lo dimostrano i dati presentati alla 19esima St. Gallen International Breast Cancer Conference, in corso a Vienna (Austria), relativi a uno studio del Regno Unito che ha analizzato i vantaggi dell'anticipazione del test al setting pre-chirurgico, utilizzando Oncotype DX su campioni di core biopsy.
Lo studio controllato, multicentrico, prospettico randomizzato (PreDX) - riporta una nota - ha incluso 341 pazienti eleggibili per il test Oncotype DX provenienti da 17 centri Uk. I risultati hanno mostrato che l'utilizzo della core biopsy ha portato a una riduzione di 8 giorni del tempo dall'intervento chirurgico all'inizio del trattamento adiuvante. Oltre a questo risultato clinicamente significativo, effettuare il test prima dell'intervento chirurgico ha migliorato l'esperienza della paziente, con una riduzione dei punteggi di ansia e depressione.
"Il test genomico è in grado di identificare le pazienti con malattia in stadio iniziale per le quali, dopo l'intervento chirurgico, la chemioterapia è effettivamente utile e i casi in cui è sufficiente la terapia ormonale - spiega Giancarlo Pruneri, direttore del Dipartimento di Diagnostica avanzata della Fondazione Irccs Istituto nazionale tumori di Milano - Il percorso diagnostico tradizionale di una paziente con tumore della mammella è costituito da 2 momenti. Il primo è la biopsia diagnostica, che permette la classificazione della malattia e la caratterizzazione dei recettori ormonali e dello stato della proteina Her2. Il secondo è la chirurgia, che porta alla conferma della classificazione istologica eseguita sulla biopsia e fornisce informazioni relative allo stadio della malattia. Il test genomico, finora, è stato effettuato sul campione chirurgico, pertanto dopo l'intervento. Nello studio presentato a St. Gallen il test è stato anticipato sulla biopsia, quindi nel primo momento del percorso diagnostico. In questo modo è stata dimostrata una riduzione importante del 'turnaround time', cioè del tempo complessivo per l'utilizzo dei risultati di Oncotype DX. Anticipare il test migliora la performance del sistema sanitario, perché è possibile avviare la terapia adiuvante in tempi più brevi e viene ridotto il disagio psicologico della paziente, determinato anche dai tempi di attesa dei risultati dell'analisi genomica".
Anche nel nostro Paese "abbiamo promosso un'esperienza simile a quella dello studio inglese, proprio sulla biopsia nei laboratori di anatomia patologica, che sarà presto pubblicata su una rivista scientifica internazionale - sottolinea Pruneri - In Italia, a oggi, il test genomico è rimborsato solo sui campioni operatori. In Lombardia sono in corso interlocuzioni per introdurre modifiche normative, con l'obiettivo di lasciare alle Breast Unit la libertà di decidere se anticipare il test, a condizione che venga eseguito una sola volta nella paziente. I risultati dello studio presentato a St. Gallen e del lavoro italiano in pubblicazione hanno un impatto tale da consentire di anticipare l'analisi genomica anche nella pratica clinica".
Aggiunge Henry Cain, investigatore principale e Consultant Surgeon al Royal Victoria Infirmary, Newcastle upon Tyne, Uk: "I risultati mostrano che eseguire il test su core biopsy con Oncotype DX è affidabile ed evidenzia i potenziali vantaggi di questo approccio per i pazienti e per le procedure relative al tumore del seno. Soprattutto, il tempo per l'inizio della terapia adiuvante potrebbe essere ulteriormente ottimizzato riducendo gli appuntamenti clinici e impattando positivamente sull'esperienza globale del paziente". Il tasso di successo sulla core biopsy è risultato del 99,1%, confermando gli studi precedenti che mostravano come i campioni di core biopsy producono risultati di Recurrence Score altamente concordanti con quelli della chirurgia e la distribuzione del risultato di Recurrence Score rimane coerente tra i campioni di core biopsy e i campioni chirurgici analizzati per età del paziente (<50 anni versus ≥50) e coinvolgimento linfonodale. "Da paziente con tumore del seno, conoscere il risultato del test prima della chirurgia mi avrebbe dato tranquillità e fiducia - conclude Jennifer D. del Newcastle upon Tyne, Uk - Credo che effettuare il test precocemente possa avere un impatto significativo sulla vita dei pazienti, aiutando il processo decisionale e influenzando positivamente non solo i familiari più stretti, ma anche i parenti e gli amici che li amano e si prendono cura di loro".
Separatamente, un'analisi economica svedese presentata al congresso ha mostrato che ritardare l'adozione del test Oncotype DX nella pratica clinica porta a minori risparmi finanziari e influenza negativamente i risultati dei pazienti. Attraverso l'utilizzo di un modello decisionale analitico per paragonare il test Oncotype DX con altri test genomici disponibili e con l'approccio tradizionale (non-genomico), l'analisi ha dimostrato che il test Oncotype DX porta a migliori risultati per i pazienti a costi ridotti. I risultati si aggiungono a un crescente numero di prove e supportano l'integrazione del test nella pratica clinica. Questo test aiuta a prendere decisioni terapeutiche più informate, migliorando la qualità delle cure con la personalizzazione del trattamento chemioterapico, per soddisfare le necessità individuali dei pazienti, e procedendo verso un sistema sanitario più efficiente e centrato sul paziente.
Verona, 14 mar. - (Adnkronos) - "LetExpo è un evento molto importante perché sono presenti tutti gli attori della filiera logistica e per noi essere qui a questi tavoli di confronto è estremamente positivo e utile. Diventa un’occasione per poter valutare quello che stiamo facendo nei nostri porti. A Palermo, in particolare, stiamo portando avanti in questo momento una serie di progetti molto importanti nel settore della sostenibilità. Abbiamo avviato un progetto, con un partner economico privato, per creare una comunità energetica per la produzione di energia da fonti rinnovabili, ma stiamo andando avanti anche per l’elettrificazione delle banchine. Contiamo, da qui al prossimo anno, di avere ben cinque banchine disponibili per potere alimentare le navi elettricamente quando sono ormeggiate al porto di Palermo, dieci in tutto il network”. Lo ha sottolineato
Luca Lupi, segretario generale dell'Autorità di sistema portuale Mar di Sicilia Occidentale, al termine della conferenza dal titolo “Il mondo della green e blue economy” nel quale si è parlato dei progetti di sostenibilità all’interno dell’economia del mare. L’incontro era inserito nel programma di LetExpo, la fiera di riferimento per i trasporti, la logistica, i servizi alle imprese e la sostenibilità, promossa da Alis in collaborazione con Veronafiere.
“Ringrazio il presidente di Alis, Guido Grimaldi, e il suo staff per l’invito che mi ha dato la possibilità di un confronto su argomenti su cui si gioca il futuro del mondo intero, soprattutto in questo momento di grande instabilità. In questo contesto ho esposto i passi avanti compiuti dal nostro progetto di “smart port” e gli interventi in corso, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche da quello dell’innovazione tecnologica e digitale. Solo attraverso politiche globali e investimenti sull’innovazione potremo raggiungere la totale decarbonizzazione" conclude Lupi.
Roma, 14 mar. (Adnkronos) - "Da questa quattro giorni a Verona portiamo a casa un messaggio importante: siamo d'accordo sulla sostenibilità ambientale, ma il Green deal, esasperando i temi dell'iper-tassazione, è lontano dalle esigenze reali delle aziende e purtroppo non produce effetti positivi. È necessario un equilibrio tra sostenibilità economica e sostenibilità sociale per ridare competitività alle nostre aziende e all'Europa che, in questo momento, ha bisogno di una spinta economica importante anche per rivendicare un ruolo determinante nella logica dell'economia mondiale". Ad affermarlo è Marcello Di Caterina, vicepresidente e direttore generale dell’Associazione logistica intermodalità sostenibile (Alis), partecipando alla penultima giornata di LetExpo 2025, la fiera dedicata al trasporto, alla logistica sostenibile e ai servizi alle imprese, promossa da Alis in collaborazione con Veronafiere.
La manifestazione, giunta alla quarta edizione, con il suo programma ricco di talk, ha dato un'occasione di confronto agli attori del settore per confrontarsi ed esprimere le esigenze di un comparto molto importante per l’economia del Paese. Si è discusso anche di dazi che per Di Caterina "non funzionano e non possono funzionare". "L'epoca del proibizionismo è assolutamente distante - ricorda - Ha prodotto danni in passato e non vedo perché non debba produrne oggi attraverso una serie di scelte sbagliate che arrivano dall'Europa, dall'America, dalla Cina”, avverte il vicepresidente di Alis.
Forte la presenza delle istituzioni a LetExpo che con la loro presenza hanno "voluto ascoltare la voce degli imprenditori - commenta Di Caterina - Questo vuol dire che la manifestazione serve soprattutto a rilanciare il confronto tra la politica e le imprese. Un confronto che deve portare sui tavoli istituzionali le istanze che arrivano dal settore e soprattutto, le soluzioni per garantire continuità a un processo di crescita che interessa tutta la logistica e tutto il mondo del trasporto a 360 gradi. Un settore - ricorda - che incide per il 10% sul Pil nazionale" conclude Di Caterina.