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Lega, Salvini riempe piazza del Popolo. Cita Martin Luther King e dice: “Datemi il mandato per trattare con l’Ue”

Nel suo intervento alla manifestazione del Caroccio a Roma, il vicepremier cambia registro e parla di "amore" e "speranza". Di fronte a 80mila persone, secondo gli organizzatori, i riferimenti sono tutti per "gli italiani per bene" e i loro "valori". Le citazioni per De Gasperi, Papa Giovanni Paolo II e il leader del movimento per i diritti degli afroamericani

Matteo Salvini sale sul palco accompagnato dalle note dell’aria della Turandot di Puccini ‘Vincerò’, mentre dalla piazza si accendono fumogeni tricolori. Il discorso del vicepremier e leader della Lega alla sua piazza del Popolo, riempita di fedeli al Carroccio, comincia con il ricordo dei sei ragazzi morti ad Ancona e subito una promessa: “In questo Paese chi sbaglia paga. E chi ha sbagliato paga e paga fino in fondo da nord a sud. Ovunque, da Genova ad Ancona”. L’ufficio stampa della Lega sostiene che ad ascoltare Salvini ci siano 80mila persone.  Diecimila in più rispetto a quelli dichiarati dagli organizzatori della manifestazione del Pd del 30 settembre scorso. Ma la capienza massima di piazza del Popolo, senza palchi né altro, è stimabile tra le 56mila e le 62mila persone.

L’intervento di Salvini è un cambio di registro rispetto ai toni del passato: “La vita è troppo breve per perdere tempo in odio e polemiche – dice dal palco – questa è una piazza di amore e di speranza, la lasciamo ad altri la violenza”. Il vicepremier cita perfino il leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani, Martin Luther King: “Per farsi nemici basta dire quello che si pensa. C’è bisogno di unità e di concordia”.

“Abbiamo cominciato il cammino giusto, se i portavoce di poteri forti sono contro di noi, vuol dire che stiamo facendo le cose giuste per 60milioni di italiani. E non molleremo mai”, continua Salvini. Il suo intervento è un ribadire “i valori degli italiani perbene“, a cui dedica “le minacce di certa gente e le nove ville abbattute dei Casamonica“. Quindi il cibo italiano che “è il migliore del mondo” e “l’ambizione” di Salvini è quella di “pensare ai nostri nipoti”. Il vicepremier cita in questo senso Alcide De Gasperi e poi per criticare “l’Europa degli zero virgola” legge i passaggi di un messaggio Papa Giovanni Paolo II.

“Chiedo il mandato di andare a trattare con l’Ue non come ministro ma a nome di 60 milioni di italiani che vogliono lasciare ai loro figli e nipoti un’Italia migliore. Se c’è il vostro mandato non abbiamo paura di niente e di nessuno”, continua Salvini rivolgendosi a piazza del Popolo.  “Qualcuno – continua – ha tradito il sogno europeo, noi daremo il sangue per una nuova comunità Europea fondata sul rispetto, sul lavoro, sulla crescita, sull’equità”.

“L’Africa non si aspetta carità, ma si aspetta aiuto vero per studiare, curarsi, crescere, lavorare, ognuno nella sua terra senza sradicare popoli e culture”, dice Salvini. “I veri razzisti – aggiunge – erano, sono e saranno quelli che pensano di svuotare il continente africano e trattarlo come una riserva”. “Molti di quelli che criticano il decreto sicurezza hanno letto Topolino: più soldi ai sindaci, telecamere sorveglianza negli asili, pistola elettrica per aiutare poliziotti e carabinieri. Io sto con le Forze dell’Ordine sempre e comunque”, continua il vicepremier.

Salvini rassicura che “questo governo mantiene tutti i suoi impegni e dura 5 anni: sarà giudicato dal numero di culle che tornano a riempirsi in questo Paese, dal numero di bambini che nascono e tornano ad avere non un genitore 1 e 2 ma una mamma e un papà“. Poi il ringraziamento a Luigi Di Maio “per il suo lavoro” e l’ulteriore specifica che “non farò mai saltare un governo che lavora per gli italiani, per un sondaggio“.

Passando da un tema all’altro, nel discorso del leader della Lega c’è anche un riferimento alla legittima difesa: “Io sogno un Paese disarmato, ma intanto le armi le voglio togliere ai delinquenti, perché i cittadini onesti che vogliono difendersi devono avere la possibilità di farlo. La casa è sacra, il lavoro è sacro”, dice dal palco.

E ovviamente non mancano le parti rivolte ai “nostri imprenditori, artigiani e agricoltori” che “nonostante tasse e burocrazia incredibili esportano in tutto il mondo”. Quindi il passaggio sul Codice degli appalti che “neanche nel Medioevo…” e che “abbiamo riscritto pagina per pagina”. Poi la rassicurazione sulle imposte: “Il governo non metterà nessuna nuova tassa. Oggi incontrerò gli imprenditori per capire: la critica costruttiva mi serve, mi aiuta, non mi servono solo le adulazioni, chi fa sbaglia”, continua Salvini.

L’intervento rimane farcito di riferimenti ai valori degli italiani. Quindi “l’educazione civica” che torna nelle scuole e “insegnerà ai nostri figli ad alzarsi in autobus se c’è un anziano, un disabile o una donna incinta”. Ma anche il presepe che “non penso dia fastidio a qualcuno”, rimarca Salvini.

L’INIZIO DELLA MANIFESTAZIONE
È cominciata con un minuto di silenzio alle 11 in ricordo dei sei ragazzi morti ad Ancona la manifestazione della Lega in piazza del Popolo a Roma. “Non può essere una festa se nella notte sei persone, ragazzi, sono rimaste vittime di una tragedia”, ha detto il vicepremier Matteo Salvini salendo sul palco della manifestazione a Roma. Il segretario federale che indossa una felpa rossa della Polizia, è stato comunque acclamato dalla folla che ha intonato il coro da stadio “Un capitano, c’è solo un capitano”. La Camera ha sospeso la seduta d’Aula per la votazione sulla manovra economica per permettere ai deputati della Lega di partecipare.

“Oggi a Roma ci saranno 50mila, centomila persone che in maniera composta e pacifica vogliono ragionare sul futuro del Paese, con la preghiera per chi crede, con totale rispetto e vicinanza alle vittime della tragedia nelle Marche”, ha detto il leader della Lega a SkyTg24. La gente ha preso posto ai piedi del palco, tra bandiere della Lega e striscioni col sole delle Alpi, ma anche tanti tricolori. Dalle immagini trasmesse in diretta la piazza appare gremita.

Sul palco giganteggia il titolo della manifestazione, la grande scritta “L’Italia alza la testa“, con gli slogan ‘Sei mesi di buonsenso al governo’, ‘Prima gli italiani‘ e l’hashtag ‘Dalle parole ai fatti’. Sotto un grande tricolore con scritto ‘Matteo Salvini Lega Grazie’. Il simbolo della Lega di Alberto da Giussano compare solo, piccolo, sul podio centrale.

GLI INTERVENTI
“Questo è il governo del buon senso”, dice dal palco il ministro della Pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, puntando sulla legittima difesa, sulle donne vittime di violenza, sui furbetti del cartellino e sulla digitalizzazioni. “È buon senso stare con l’aggredito e non con assessore, stare con le donne vittime di violenza?”, ha detto la Bongiorno tra gli applausi della folla.

Il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti ha rilanciato invece il tema del crocifisso che “nelle classi” deve essere “presente durante le festività di Natale. Essere tolleranti non significa rinunciare ai propri valori nascondendoli”., ha detto dal palco di piazza del Popolo. Un concetto rilanciato anche dal ministro della Famiglia Lorenzo Fontana: “La prima cosa da fare non è occuparsi dell’immigrazione, ma fare in modo che gli italiani facciano più figli. Abbiamo la nostra tradizione e vogliamo che venga trasmessa: per questo vogliamo che i nostri simboli, i nostri crocifissi siano esposti. Noi non ci vergogniamo della nostra tradizione”.

Bolkestein e made in Italy sono invece i temi toccati dal ministro dell’Agricoltura, Gian Marco Centinaio, intervenendo dal palco della Lega: “Lavoriamo per la qualità dei nostri prodotti, che sono i migliori del mondo e i più copiati del mondo”, ha dichiarato. “Questa è una promessa: dare una risposta per la Bolkenstein, prima gli italiani vuol dire svegliarsi tutte le mattine e avere una priorità: voi”, ha poi annunciato Centinaio.

“Non può esistere un governo che ha la fiducia dei mercati, ma non del popolo“, ha detto il sottosegretario Giancarlo Giorgetti sul palco di Piazza del Popolo. “Noi portiamo avanti la rivoluzione del buon senso che arriva dalla nostra esperienza di gente normale: quando questo buon senso va al governo si Lega alla parola ‘responsabilità‘. Noi sappiamo cosa stiamo facendo, nel rispetto dei nostri valori. Quando andiamo a letto la sera stanchi morti sappiamo di aver fatto quello che andava fatto. Responsabilità – ha concluso – anche nei confronti dell’Europa: con rispetto vogliamo essere protagonisti del cambiamento, per un Europa più democratica e rispettosa delle sue tradizioni”.