È quanto emerge dalla ricerca “Adolescenti e stili di vita” fatta dal Laboratorio Adolescenza con l’Istituto Iard, condotta su un campione rappresentativo di 2.654 studenti d’età tra i 13 e i 19 anni. Se il 94,5%, infatti è consapevole di cos’è l’Aids, solo il 57,8% sa che il Papilloma virus è altrettanto trasmissibile con un rapporto sessuale
Sanno cos’è l’Aids ma c’è anche chi pensa che per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili basti una dieta alimentare corretta. Le donne ne sanno di più degli uomini ma la fonte d’informazione resta la mamma per entrambi (ginecologo a parte per le donne). Tuttavia ritengono difficile parlare con i genitori di malattie sessualmente trasmissibili. Preferirebbero approfondire questi argomenti a scuola. I dati che emergono arrivano dalla ricerca “Adolescenti e stili di vita” fatta dal Laboratorio Adolescenza con l’Istituto Iard che è un network di ricerca sulla condizione e le politiche giovanili. L’indagine è stata eseguita su un campione rappresentativo di 2.654 studenti d’età tra i 13 e i 19 anni.
Il quadro che ne esce ci aiuta a capire cosa e come conoscono questo tema i più giovani. Se il 94,5%, infatti (senza troppa differenza tra maschi e femmine) è consapevole di cos’è l’Aids, solo il 57,8% sa che il Papilloma virus è altrettanto trasmissibile con un rapporto sessuale: tra questi sono più le femmine (61%) a conoscerlo rispetto ai maschi che si fermano al 53,8%. Tra le malattie sessualmente trasmissibili il 56,7% afferma che vi è anche l’herpes, il 46,3% la candida e il 42,5% l’epatite B. La malattia meno conosciuta è la vaginite (63,7% del totale di cui 62,5% donne) non la inseriscono nella lista.
Insomma, sembra esserci ancora un po’ di ignoranza su questo tema tant’è che il 65,4% gli piacerebbe avere più informazioni in merito. In fondo a parlare di queste “cose” è sempre la mamma: il 34,2% dei maschi e il 35% delle femmine ha affermato che è stato utile dialogare con le proprie madri sul tema. Il rapporto con il padre, invece, è diverso: se il 31,2% dei maschi si è confidato con papà solo il 16,5% delle donne lo ha fatto.
Entrambi i sessi hanno trovato informazioni utili anche sui siti di medicina (30, 9% dei maschi e 32,1% le femmine). Ultimi in classifica, invece, i fratelli, le sorelle e i parenti in generale. Parlare con loro di malattie sessualmente trasmissibili non è stato per nulla utile per il 52,7% dei maschi e delle femmine. Colpisce invece che alla domanda “Quali tra i seguenti comportamenti ritieni sia efficace per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili?” vi sia anche un 19,6% che risponde “una dieta corretta”. Per fortuna il 94,8% dichiara il preservativo ma solo il 19% dei maschi e l’11% delle femmine è d’accordo sul fatto che chiedere al partner di indossarlo è un segno di fiducia. L’84,9% poi è convinto che un’igiene accurata dopo un rapporto sessuale sia efficace per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili.
Riguardo la contraccezione le fonti d’informazione cambiano: non sono più la mamma (23%) o il papà (22%) ma la tv (29,6%) e la scuola alla pari ad essere prima degli amici (26,7%) e del ginecologo (23%) degli efficaci mezzi di conoscenza. Sui metodi contraccettivi vince il preservativo anche se il 78,5% delle femmine sa come funziona anche la pillola. Poche le ragazze che conoscono il diaframma (17,6%) e la spirale (33,5%) va molto più di “moda” il coito interrotto (44,2%). Sulla “materia” son persino più informati i maschi visto che il 21,4 sa cos’è il diaframma.