"Sono riuscito a tirare fuori la mia ragazza che era caduta sopra altri, aveva 15-20 persone sotto. Era quasi svenuta, lì sotto c'erano ragazzi che sembravano morti", ha raccontato un ragazzo di 16 anni
“Li ho visti cadere, rotolarsi, accartocciarsi uno sopra l’altro, una cosa assurda. Le persone una sull’altra formavano uno spessore di due metri, li tiravamo in due, in tre, ma non uscivano”, ha raccontato Marco, ancora sotto choc agli investigatori. Anche lui la notte tra venerdì e sabato era alla discoteca Lanterna Azzurra, dove nella calca causata dal panico e da una sostanza urticante spruzzata nel locale hanno perso la vita una giovane mamma e cinque ragazzini, tutti di età compresa tra i 14 e i 16 anni. Greta Narducci era venuta da Imola per vedere Sfera. Ora è in ospedale. “Avevo persone sopra e sotto di me. Mi sentivo soffocare.Una ragazza che era ancora più sotto di me urlava e diceva ‘sto morendo, sto malè. Ma io non potevo muovermi, avevo una gamba incastrata, riuscivo a respirare perché sopra la testa non avevo nessuno. Poi mi hanno tirata su. C’erano corpi che non si muovevano più”.
“Ero seduto a uno dei tavoli prenotati, il concerto non era ancora iniziato. Ho sentito la gola che mi pizzicava e un odore strano“, ha raccontato ancora un ragazzo di 14 anni di Fano. Era nella discoteca insieme al fratello e ad alcune amiche, e sabato sera è tornato insieme alla madre per cercare di recuperare gli oggetti abbandonati nella fretta di lasciare il locale. “Non ho visto nessuno con lo spray, ma la gola pizzicava, si sentiva un odore acre, la gente si sentiva male“, prosegue il 14enne con la voce ancora provata dal terrore di quegli istanti a quel punto è iniziata la calca: “La gente spingeva ed è iniziata a cadere. Sono caduto anche io all’indietro ma per fortuna non mi sono fatto male”.
Sofia, 13 anni, era in discoteca con le amiche di 14 anni. “All’inizio non ci eravamo accorte, poi una ha detto di non riuscire a respirare e ci siamo dirette verso l’uscita – racconta -. Siamo rimaste in mezzo alla folla di persone quando poi lo scivolo è crollato. Avevo toccato terra, avevo persone sopra e sotto di me, non riuscivo a muovermi. Solo l’intervento di un 18enne suo conoscente le ha permesso di liberarsi dall’ammassamento di corpi nel fosso che circonda il locale. Solo grazie a lui è salva: “ho pensato di morire, sono ancora scioccata”. Filippo, 16 anni di Senigallia, invece, era uscito dalla sala poco prima che scoppiasse il caos per andare a prendere una boccata d’aria: “ero fuori quando ho visto uscire di corsa tanti ragazzi, non mi sono accorto subito di cosa stava succedendo. Quando ho poi sentito le urla e visto la gente ammassarsi, ho capito che c’era qualcosa di grave in corso, che non era uno scherzo. Poi le balaustre sono crollate, allora ho iniziato a dare una mano a chi era caduto, in mezzo alle urla”.
C’è anche chi deve la sua vita al proprio fidanzato: “Sono riuscito a tirare fuori la mia ragazza che era caduta sopra altri, aveva 15-20 persone sotto. Era quasi svenuta, lì sotto c’erano ragazzi che sembravano morti. Ho provato a tirare fuori anche altri che chiedevano aiuto, insieme ai buttafuori, ma non ce l’ho fatta”, ha raccontato un 16enne di Falconara Marittima, che era con la fidanzata coetanea di Fabriano. Per salvare la giovane si è trovato senza scarpe, né portafogli né telefonino poi però ritrovati. La fidanzatina, semisvenuta dopo la caduta, si è infortunata a una gamba ma ha rischiato di rimanere schiacciata nella calca che ha causato sei morti precipitati per lo sfondamento di una balaustra nel vialetto esterno all’uscita di emergenza. “Abbiamo sentito bruciore agli occhi, l’aria era irrespirabile – ricorda – C’era un assembramento di gente verso l’uscita e noi siamo corsi fuori. I buttafuori dicevano che dovevamo tornare su ma c’era anche tanta gente che stava uscendo…mi sono sentito cadere ma poi sono tornato per cercare la mia ragazza”.
Ma c’è anche chi ha raccontato la sua rabbia nel vedere i ragazzini fare video anziché soccorrere chi stava male: “Eravamo moltissimi, la balaustra è crollata in pochi secondi. Poi in tanti, me compreso, si sono ritrovati a terra, alcuni non riuscivano neanche a respirare, e la cosa che fa rabbia è che c’erano tanti ragazzi che facevano i video col cellulare anziché soccorrere“, ha detto uno studente di 21 anni caduto dalla balaustra crollata alla Lanterna Azzurra di Corinaldo ma rimasto solo lievemente ferito.