Non è uno solo bensì "una decina o quindicina di persone che si trova da qualche parte e decide. Il loro interesse è modificare gli assetti mondiali"
“Chi è L’ Anticristo al quale ha dedicato l’ ultimo album dei Decibel?”, chiedono a Enrico Ruggeri. “Sono i veri potenti che indirizzano le sorti del mondo”, risponde lui. L’occasione doveva essere il lancio del nuovo album dei Decibel, ma poi l’intervista del cantante a La Verità si è trasformata in un discorso sull’Anticristo, a cui deve il titolo appunto il disco. “Il primo a elogiarlo stato il cardinal Gianfranco Ravasi: una delle poche menti profonde rimaste all’ interno della Chiesa e della società”.
Tornando all’Anticristo, non è uno solo bensì “una decina o quindicina di persone che si trova da qualche parte e decide chi sarà il presidente degli Stati Uniti, il cancelliere della Germania, quando scoppierà la prossima bolla finanziaria, quando inizierà il nuovo flusso migratorio. Il loro primo obiettivo è l’ abbassamento della consapevolezza della genteRuggeri non sa dire chi siano di preciso queste persone, ma è sicuro che “non sono famosi, vivono in maniera monacale. Il loro interesse è modificare gli assetti mondiali. Questo per noi è l’Anticristo”. Un Anticristo che ha come obiettivo “l’abbassamento della consapevolezza della gente”. “Un altro degli obiettivi dei poteri forti è annullare le identità. Creare un magma nel quale tutti consumino le stesse cose”, dice. Per spiegarsi meglio fa un parallelo con il suo campo, la musica. “Trent’anni fa c’erano Bob Dylan e John Lennon, adesso chi c’è? È tutto standardizzato. Si è voluto eliminare la forza dirompente dell’arte per renderla innocua”.
Poi Enrico Ruggeri tende a voler trovare dei responsabili, perché “il fatto che una volte ci fosse Lennon e ora abbiamo gli One Direction è un caso?”.”La qualità dei polli deriva da quella del mangime”, obietta allora l’intervistatore. “Appunto, hanno cambiato mangime – risponde lui -. Chi lo distribuisce? Quegli artisti influenzavano il mondo. Quando Lennon con Yoko Ono fece il bed in per ‘dare una chance alla pace’, i giovani e la stampa arrivarono da tutto il mondo. Ora cantanti e artisti non hanno più peso sull’opinione pubblica”. E il nuovo mangime è di pessima qualità, secondo lui.
Sul governo gialloverde, Ruggeri invece non si sbilancia perché “sei mesi sono pochi per giudicare”, anche se ne critica la “eccessiva spettacolarizzazione delle loro azioni”. Alla fine, lo analizza così: “Penso che siano stati più bravi a intercettare le istanze della gente, avvicinandosi a chi è in difficoltà. In tutta Europa si sta verificando un cambiamento epocale: i poveri votano a destra e i ricchi votano a sinistra. Questo dieci anni fa era impensabile ed è un fatto positivo. Aggiungerei che chi è al governo ha contro i poteri forti e perciò fa la corsa in salita.