Il primo attacco fu quello al giornale satirico, nel centro di Parigi, il 7 gennaio del 2015. Più eclatante il triplice attacco coordinato alla capitale francese, il 13 novembre, mentre l'eccidio più devastante è probabilmente quello di Nizza, il 14 luglio del 2016
La sparatoria nel centro di Strasburgo è solo l’ultimo caso. Perché l’Europa è sotto attacco ormai da almeno sei. Dagli attacchi di Tolosa del 2012 a quello al mercatino di Natale a Berlino nel 2016, passando per il Bataclan a Parigi, Bruxelles, Nizza, Rouen, tutti gli attacchi dell’estate del 2016 in Germania, fino ad arrivare agli attentati di Westminster, San Pietroburgo, Stoccolma, Manchester, Londra, Barcellona e infine a Strasburgo.
2012, ATTACCHI DI MOHAMMED MERAH A TOLOSA E MONTAUBAN
Il 22 marzo 2012 fu ucciso in un raid delle forze speciali francesi a Tolosa il 23enne di origini algerine Mohammed Merah. Era responsabile degli omicidi di sette persone avvenuti nello stesso mese fra Tolosa e Montauban: l’11 marzo aveva ucciso a Tolosa un parà francese, il 15 marzo altri due paracadutisti in una sparatoria davanti a un bancomat a Montauban e il 19 marzo un rabbino e tre bambini nell’attacco davanti alla scuola ebraica di Tolosa.
2014, ATTACCO AL MUSEO EBRAICO DI BRUXELLES
7 GENNAIO 2015, CHARLIE HEBDO E HYPERCACHER
Il 7 gennaio 2015 i fratelli Kouachi, francesi di origine algerina, fecero irruzione nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo noto per le vignette su Maometto e uccisero 12 persone. Ne seguì una caccia all’uomo, che si concluse solo il 9 gennaio con la loro uccisione in un raid delle forze speciali francesi dopo che i fratelli si barricarono in una tipografia a Dammartin en Goele. Intanto anche Amedy Coulibaly fece delle vittime: il giovane l’8 gennaio uccise una poliziotta a Montrouge, vicino Parigi, e poi il 9 gennaio si barricò nel supermercato Hypercacher di Porte de Vincennes a Parigi, prendendo degli ostaggi. Il bilancio della crisi degli ostaggi al supermercato fu di quattro morti e anche Coulibaly fu ucciso. Gli attacchi dei fratelli Kouachi e di Coulibaly erano legati: il giovane chiese infatti la liberazione dei fratelli in cambio del rilascio degli ostaggi dell’Hypercacher.