A volte la natura colpisce anche chi le è amico. Nell’ottobre scorso piogge e vento hanno sconquassato i pendii montani di tante zone, dolomitiche e non, nelle Alpi del Nord-est. Abbiamo visto tutti le immagini di milioni di conifere abbattute, di boschi devastati dalla furia del clima. Una tragedia naturale, chissà, forse in parte anche causata da noi, ma comunque un duro colpo. Tra i luoghi che hanno conosciuto la rabbia del vento, ce n’è uno particolare, al fondo di una valle chiusa, secondaria del Trentino, che se non fosse per la geniale iniziativa di qualche visionario locale, sarebbe quasi ignorata. Si tratta della Valsella e di Arte Sella, una sorta di galleria di arte contemporanea all’aria aperta, tra boschi e prati, dove le opere sono tutte realizzate con materiali del posto: legno, pietra, foglie. Vengono da tutto il mondo gli artisti che hanno contribuito a realizzare questo bellissimo percorso tra arte e natura, dove le opere non vengono “conservate”, si lascia che il tempo faccia il suo lavoro, che le consumi lentamente, come lentamente erode tutti noi.
Il 29 ottobre 2018 pochi attimi di sono bastati ad abbattere il bosco alle pendici sud del monte Armentera, nel quale si insinuava armoniosamente il percorso Arte Natura, così come è stato abbattuto il giardino di Villa Strobele, che, dopo aver ospitato le prime edizioni di Arte Sella, dal 2017 era diventato uno spazio espositivo unico, dedicato al mondo dell’architettura internazionale. Le varie e numerose iniziative organizzate da Arte Sella hanno innescato un circolo virtuoso e una crescita economica e culturale per l’intera zona. Una forma di turismo culturale che si abbina alla passione per la natura e per la montagna. Una via a cui forse bisognerebbe guardare con maggiore attenzione, soprattutto in un Paese come il nostro, dove il turismo potrebbe essere una risorsa vitale, ma dove il turismo è troppo spesso concepito solo in forma massificata, di grandi numeri e di poca attenzione verso l’ambiente.
Ora Arte Sella, assieme agli abitanti della Val di Sella è rimasta ferita in modo profondo. Quella che per anni è stata una crescita graduale e progressiva, determinata da una simbiosi uomo-natura, ha lasciato spazio a una modifica dolorosa di un’intera valle e, con essa, di un futuro che era già, parzialmente, immaginato e comprensibile. Un momento in cui un evento di tali dimensioni – non solo la Val di Sella, ma tutto l’arco alpino è stato flagellato dalla forza della pioggia e del vento – impone che la riflessione sulla coesistenza tra uomo e natura sia affrontata con un’urgenza senza precedenti. Pur nella grande fatica, Arte Sella vuole ripartire da questa consapevolezza, dalla certezza che una forza generatrice è al lavoro e va assecondata, guidata, coltivata e, con Arte Sella, tutti coloro che hanno a cuore il nostro futuro.
È possibile aiutare concretamente la ricostruzione di Arte Sella effettuando una donazione con bonifico bancario: c/c bancario presso Cassa Rurale Valsugana e Tesino intestato ad Associazione Sostenitori di Arte Sella, IBAN IT36W0810234401000041050846. Facciamolo.