L’aggressione di Fabrizio Corona al Boschetto della droga di Rogoredo, periferia di Milano, mentre realizzava un servizio per Non è l’Arena continua a far discutere. Questa volta l’ex re dei paparazzi è finito nel mirino di Striscia la notizia con l’accusa di essere arrivato dopo: “Fabrizio, fotogenico pure al pronto soccorso, arriva ben lungi dopo Striscia la notizia che già il 4 ottobre 2016 con un servizio di Max Laudadio accendeva i riflettori su una situazione che sembrava ignorata da ogni media cominciando a raccogliere le preoccupazioni degli abitanti e documentando l’estrema efficienza del mercato dello spaccio e per tenere viva l’attenzione su questa zona problematica ci siamo tornati più volte”, dice in un servizio Enzo Iacchetti.
In effetti il tg satirico di Antonio Ricci era tornato sull’argomento il 9 e il 28 febbraio 2017, il 5 aprile dello stesso anno e infine il 27 novembre con un servizio in cui “Vittorio Brumotti ha messo nel mirino il famigerato Boschetto addentrandosi nel cuore dello spaccio e affrontando le minacce degli spacciatori”. A stretto giro è arrivata la replica di Corona: “Non è una gara a chi cerca di fare le cose giuste, ma le cose giuste vanno fatte veramente fino in fondo”, ha sottolineato su Instagram con l’aggiunta dell’hashtag “#nonmiavetefattoniente.
L’imprenditore è poi entrato nel merito della questione: “Ieri sera ho visto i ‘non’ servizi di Striscia la notizia su Il Boschetto. Facile andare di giorno, da lontano, con i microfoni. Perché non siete mai andati di notte, come ho fatto io, quando lo spaccio prende vita e il ‘FUOCO’ del bosco si accende (questa frase la capirete guardando la mia inchiesta da Giletti). ”
“Brumotti meglio in bici, ma che non canti ‘Viva la libertà’ perché sarebbe un’altra copia brutta. La verità a Non è l’Arena (domenica 16 dicembre su La7, ndr). Di notte senza paura, raccontando tutto fino al centro nel fuoco del bosco. Dove nessuno si è mai addentrato. Nessuno tranne me…”, ha concluso l’ex di Asia Argento.