“Boston è l’epicentro della robotica, è la città in cui c’è il terreno più fertile per far crescere idee innovative”. È per questo che Piaggio Fast Forward, società controllata dal Gruppo Piaggio, aprirà nella città statunitense un nuovo polo produttivo. L’ha annunciato ufficialmente il numero uno Michele Colaninno, spiegando che quello di Boston sarà il centro più avanzato per la ricerca sulla mobilità del futuro. È lì che saranno progettati, sviluppati e assemblati i robot Gita, le valigie-robot che seguono autonomamente il padrone.

L’obiettivo è ambizioso, perché non si tratta semplicemente di un “cagnolino elettronico” con un vano portaoggetti. È un veicolo efficiente, stabile e altamente tecnologico, capace di trasportare pesi fino a 20 kg muovendosi alla velocità massima di 35 km/h. Soprattutto, è a emissioni zero ed è in grado di muoversi autonomamente in un ambiente mappato. Tecnicamente i robot di questo tipo sono definiti “carrier di tipo Follow Me“, ossia portaoggetti che seguono il proprietario.

Per realizzare Gita saranno allestiti circa 1.000 metri quadrati al 90 di Cambridge Street, ad ASME Row. Da notare che è il secondo polo dedicato a questi speciali robot, l’altro si trova a Charleston. Pare evidente che l’azienda italiana punta molto su questo prodotto. Colaninno ha infatti sottolineato che Gita è “un passo fondamentale verso il futuro della mobilità per il Gruppo Piaggio”. Un futuro in cui borse e pesi non appesantiranno più chi si muove a piedi, e i carrellini portaspesa old style, con le rotelle e il manico per trainarli, saranno solo un ricordo. Un futuro nemmeno troppo lontano, perché la commercializzazione di Gita è prevista per metà 2019, dietro l’angolo insomma.

Il nuovo polo produttivo genererà decine di nuovi posti di lavoro nell’area di Boston, contribuendo positivamente e in maniera rilevante all’economia del territorio. Peccato che in Italia non ci sia alcun “epicentro della robotica”, e che il nostro paese non sia qualificato come “terreno fertile per far crescere idee innovative”.

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