Continua la caccia a Cherif Chekatt, il presunto attentatore di Strasburgo che intorno alle 20 di martedì sera ha fatto fuoco al mercatino di Natale uccidendo tre persone, e ferendone altre 13. Una è in stato di “morte cerebrale” e cinque sono in gravi condizioni. Tra loro c’è anche il giornalista italiano Antonio Megalizzi, colpito da un proiettile alla testa. Le sue condizioni sono gravi ma stazionarie. È stato colpito da un proiettile, ma è inoperabile e in coma farmacologico. I famigliari hanno fatto sapere che saranno decisive le prossime 48 ore.

Secondo gli investigatori, Cherif è fuggito in Germania a bordo di una Ford Fiesta targata CX168FD. Nel 2016 era stato infatti condannato dal tribunale di Singen a due anni e tre mesi, quindi il sospetto è che abbia dei contatti a cui appoggiarsi. Le ricerche proseguono anche in Francia, ed è stata allertata anche la polizia italiana. Intanto, in giornata, ci sono stati blitz della polizia a Strasburgo, incluso nel quartiere in cui viveva il killer a Neudorf, e a Kehl, città tedesca al confine con la Francia. Nel corso di queste operazioni, è stata fermata una quinta persona legata a Cherif, e la casa di sua sorella a Parigi è stata perquisita. Ieri invece sono stati fermati la madre, il padre e i suoi due fratelli.

Il 29enne, nato in Francia ma radicalizzato, avrebbe detto di aver “ucciso per vendicare i fratelli morti” in Siria, come scrive il quotidiano Le Parisien che cita una testimonianza del conducente del taxi a bordo del quale Chekatt è fuggito dopo aver sparato sulla folla. Secondo il giornale il terrorista ha lasciato libero il tassista solo dopo che questi si è professato “musulmano praticante” e “rispettoso della preghiera”.

I gendarmi hanno perquisito la casa del giovane e, sempre secondo Le Parisien, hanno trovato dei lacci in plastica, che avrebbe probabilmente usato per rapine in casa, oltre che un’arma di calibro 22, munizioni, coltelli e la granata già citata nei giorni scorsi. Nell’abitazione nessuna traccia di affiliazione con organizzazioni estremiste. Sequestrati alcuni scritti in arabo al vaglio degli inquirenti. Il killer, secondo l’emittente berlinese RBB, che cita fonti dell’intelligence, avrebbe ricevuto una telefonata dalla Germania immediatamente prima dell’attentato. Non è chiaro chi abbia chiamato e perché.

Intanto nel tardo pomeriggio di mercoledì 12 dicembre la polizia francese ha diffuso la foto segnaletica del 29enne che aveva già 27 condanne in tre diversi paesi.

Secondo le ricostruzioni, aiutate dalle immagini della videosorveglianza e dagli esami medici, Chekatt avrebbe mirato volontariamente alla testa o alla nuca delle vittime con un revolver calibro 28. Almeno quattro invece le persone pugnalate. Colpito al cranio anche il giornalista italiano, ricoverato in coma e per il momento inoperabile a causa della posizione del proiettile.

Già ieri il procuratore di Parigi aveva confermato che il killer ha urlato “Allah Akbar”, spiegando che ci sono “due morti e una terza persona in stato di morte cerebrale”. Si tratta di un turista thailandese di 45 anni, un uomo di origini afghane e un francese che viveva in città. Intanto la polizia ha fermato la madre, il padre e i due fratelli di Chekatt. In Francia sono 720 gli uomini delle forze dell’ordine impegnati nella caccia al killer che è rimasto ferito.

CRONACA ORA PER ORA

19.10 – “Decisive le prossime 48 ore”
“Le prossime 48 ore saranno decisive per valutare se è possibile intervenire chirurgicamente”, ha detto Danilo Moresco, il padre della fidanzata di Antonio Migalizzi, il reporter italiano gravemente ferito nell’attacco di Strasburgo. “Al momento resta in coma farmacologico per vedere come evolve la situazione. C’ècomunque stato un lieve miglioramento di alcuni valori”, aggiunge l’uomo parlando di un quadro che resta comunque “stazionario”.

17.17 – Fermata una quinta persona legata a Cherif
Non fa parte della sua famiglia. Ieri, erano stati fermati padre, madre e due fratelli, mentre oggi è stata condotta una perquisizione dell’abitazione di una delle sorelle nella capitale francese.

17.15 – Perquisita la casa della sorella di Cherif a Parigi
La donna è stata anche ascoltata dalle autorità.

17.12 – Blitz concluso: nessun fermo
Si è concluso senza arresti il blitz della polizia francese nel quartiere Neudorf di Strasburgo. Lo riportano i media locali. Al blitz hanno partecipato anche i corpi speciali Raid e un drone sorvolava le case. Il giornale online Dernieres Nouvelles d’Alsace (Dna) segnala che altre due operazioni sono ora in corso a Strasburgo: una nel quartiere di Meinau, su avenue de Normandie, e l’altra in rue du Doubs a Plaine-des-Bouchers.Da martedì sera, quando è avvenuto l’attacco al mercatino di Natale di Strasburgo, procede la caccia all’uomo per fermare Chekatt.

16.51 – “Trovate scritte pro-jihad in casa del killer”
Uno scritto che inneggia alla jihad è stato trovato nell’appartamento del sospetto attentatore di Strasburgo, il 29enne Cherif Chekatt che è attualmente ricercato, nel corso della perquisizione avvenuta martedì mattina, qualche ora prima dell’attacco, quando gli agenti erano andati in casa sua in rue Tite-Live per arrestarlo nell’ambito di un’indagine che non ha a che fare con l’attentato. Lo riporta il giornale online Dernieres Nouvelles d’Alsace (Dna).

16.36 – Castaner: “A Neudorf operazione per dissipare dubbi”
Il ministro dell’Interno, Christophe Castaner, minimizza l’operazione della polizia attualmente in corso nel quartiere di Neudorf a Strasburgo. Intervenendo in Senato, Castaner ha tenuto a minimizzare, riferendo che si tratta di una delle “tante operazioni” che vengono effettuate ormai da “36 ore” per “dissipare i dubbi” su eventuali luoghi sospetti che potrebbero servire da nascondiglio all’attentatore. “Lasciamo che l’inchiesta vada avanti”, ha aggiunto. “Per ora nulla dice che la persona che cerchiamo si trovi lì”, ha precisato una fonte di polizia riferendosi al quartiere di Neudorf presidiato dalla polizia. La fonte aggiunge che l’operazione viene svolta nel quadro dell’inchiesta ma non mira necessariamente alla cattura del fuggitivo.

15.50 – Blitz della polizia a Neudorf
Un’operazione della polizia è attualmente in corso nel quartiere di Neudorf, a Strasburgo, nel quadro della caccia all’attentatore del mercatino di Natale: è quanto scrivono i media francesi. Neudorf è il quartiere di residenza di Cherif Chekatt.

14.51 – Le tracce di Cherif si perdono a Neudorf, quartiere di Strasburgo
È la zona da cui proveniva e dove il killer si è fatto portare, ferito, in taxi, dopo l’attentato. A riferirne è Bfmtv, precisando che un cane poliziotto ha seguito la traccia di Chekatt non lontano dal commissariato di polizia del quartiere, dove si è verificato uno scontro a fuoco con gli agenti. Le tracce si perdono poche decine di metri più avanti, sempre nel quartiere di Neudorf, secondo fonti vicine alle indagini, lasciando così intendere, come sostenuto da qualcuno, che potrebbe trovarsi nascosto ancora lì.

13.12 – “I medici si sono presi 48 ore per valutare le condizioni di Antonio”
“Sono stato ieri sera in ospedale a Strasburgo, la situazione è stabile, stazionaria – ha detto Danilo Moresco, padre di Luana, la fidanzata di Antonio Megalizzi -. Antonio è in coma farmacologico. Non è cambiato nulla nelle ultime ore. Confermo che Antonio è stato colpito alla testa da un proiettile ma non sono riuscito a capire bene dove, perché è bendato e ha solo il viso scoperto”, ha spiegato Moresco.

12.42 – Germania, operazione di polizia a Kehl
Si tratta di una città vicina alla frontiera con la Francia. France 3 Grand Est riferisce di quattro ore di code sul pont de l’Europe fra Strasburgo e Kehl a causa dei controlli alle frontiere. Da martedì è cominciata la caccia all’uomo alla ricerca dell’autore dell’attacco, che è stato identificato come il 29enne Cherif Chekatt, ma il killer non è ancora stato trovato; ieri fonti della sicurezza franco-tedesche avevano fatto sapere che non si escludeva che fosse fuggito in Germania.

12.24 – “Una persona in stato di morte cerebrale”
La Prefettura francese ha detto che sono tre le persone morte nell’attacco, confermando di fatto anche il decesso dell’uomo afghano che ieri era dato in condizioni irreversibili. La Prefettura ha poi precisato che una quarta persona rimasta gravemente ferita nell’attacco “è in stato di morte celebrale”. I feriti sono 13, di cui 5 gravi, hanno aggiunto le fonti di sicurezza.

11.38 – Borghezio: “Antonio in condizioni irreversibili”
“Siamo venuti con spirito cristiano e umano per portare la nostra solidarietà alla famiglia di Antonio Megalizzi. Abbiamo incontrato la mamma che ha avuto indicazioni dai medici che la situazione è irreversibile, lei è disperata e molto provata”. Lo ha detto all’ANSA l’eurodeputato della Lega, Mario Borghezio, all’uscita dell’ospedale di Strasburgo dove è ricoverato il giovane giornalista rimasto gravemente ferito nella sparatoria dell’altro ieri. Con Borghezio c’era anche l’europarlamentare Oscar Lancini.

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