Il tramviere dell'Atm è stato punito anche con l'isolamento diurno e risarcimenti per padre, madre, fratello della vittima e per il Comune di Milano. La giovane è stata uccisa lo scorso 7 febbraio con 85 coltellate
È stato condannato all’ergastolo, con rito abbreviato, Alessandro Garlaschi, il tramviere dell’Atm imputato per l’uccisione di Jessica Valentina Faoro, la 19enne colpita con 85 coltellate lo scorso 7 febbraio, in un appartamento di via Brioschi a Milano. A emettere la sentenza è stato il gup di Milano Alessandra Cecchelli, che ha accolto in pieno la richiesta del pm Cristiana Roveda.
All’uomo è stato inflitto anche l’isolamento diurno – oltre che per omicidio – anche per vilipendio di cadavere, per aver provato a bruciare parti del corpo della giovane, e per sostituzione di persona, per aver fatto credere a Jessica che sua moglie fosse sua sorella. Il giudice, che depositerà le motivazione entro 90 giorni, ha inoltre disposto risarcimenti per 25mila euro ciascuno al padre e la madre della vittima, di 50mila euro per il fratello Andrea e di 10mila euro per il Comune di Milano.
Una decisione accolta con soddisfazione dal padre della ragazza, Stefano Faoro, che afferma di essere”felice, di più non si poteva dare, auguro a Garlaschi un felice soggiorno nella sua nuova residenza”. “Non lo odio – aggiunge Faoro – provo indifferenza per lui, è un uomo inutile, è un omuncolo. Questa sentenza non mi ridarà mia figlia, non mi ridarà un futuro”. Anche la madre della ragazza, Annamaria Natella, ha commentato: “Speravo in questo ergastolo, anche se non mi ridarà indietro mia figlia“.