Gaffe del senatore della Lega, Pasquale Pepe, durante la discussione sul ddl anticorruzione al Senato. Il parlamentare esordisce puntando il dito contro il Pd, scatenando le proteste dei senatori dem, Andrea Marcucci e Teresa Bellanova. A stento la vicepresidente del Senato, Paola Taverna, riesce a placare la bagarre.
Quando riprende la parola, Pepe dichiara, sempre accusando il Pd: “Vorrei ricordare che quella cultura politica, in un frangente di questa Repubblica, ha addirittura provato ad aiutare Sofri, Bompressi e Pietrostefani, perché hanno una visione giustizialista quando conviene a loro, o, di converso, garantista sempre quando conviene a loro. A proposito di Sofri, caro ministro, spero che il presidente Bolsonaro finalmente lo assicuri alle patrie galere per i crimini schifosi che ha commesso qui in Italia”.
Nessuno nota l’errore marchiano, tanto che i colleghi di Pepe applaudono convintamente (Adriano Sofri, ex leader di Lotta Continua, vive a Pisa ed è libero dal gennaio 2012, dopo la condanna quale mandante dell’omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi, avvenuto nel gennaio del 1972).
E la stessa senatrice Taverna risponde: “Senatore Pepe, si attenga al merito del provvedimento. La magistratura farà il suo dovere nell’ambito di quello che è il suo compio“.
Dell’errore si è accorto invece l’addetto al resoconto stenografico della seduta, visto che, come spesso accade in caso di gaffe dei parlamentari, ha graziato Pepe con questa trascrizione: “A proposito di terroristi, caro Ministro, spero che il presidente Bolsonaro finalmente assicuri Battisti alle patrie galere per i crimini schifosi che ha commesso qui in Italia”.
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