La manovra finanziaria del governo Conte deve ottenere il via libera dal Parlamento italiano e quello della Commissione Ue, con calendari che si intrecciano fino alla fine dell’anno. Ecco quali sono le prossime tappe.

17 dicembre
Data da cerchiare in rosso sul calendario europeo. A Bruxelles c’è la riunione dei capi di gabinetto dei commissari, che preparano la riunione del Collegio di mercoledì. Potrebbero quindi preparare la decisione di aprire la procedura d’infrazione per debito eccessivo contro l’Italia. Sempre che il negoziato in corso non porti ad un accordo nel weekend.

18 dicembre
Voti in commissione Bilancio al Senato per gli emendamenti concordati nel vertice vicepremier-Conte a Palazzo Chigi.

19 dicembre
E’ l’ultima riunione dell’anno del Collegio dei commissari, e potrebbe approvare la raccomandazione al Consiglio Ecofin perché apra formalmente la procedura contro l’Italia.

Slittato a giovedì 20 o venerdì 21 dicembre
Il maxiemendamento del governo dovrebbe arrivare in Aula del Senato. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte nei giorni scorsi aveva indicato come data limite il 19 dicembre, ma dopo lo slittamento dell’esame della Commissione, l’arrivo in Aula è atteso per gli ultimi giorni della settimana.

24-28 dicembre
Dopo i rinvii, lo scenario più probabile poterà al voto finale, in terza lettura, della Camera, al più presto il 24 dicembre, oppure tra Natale e Capodanno. Negli stessi giorni dovrebbe essere convocato, negli auspici di Luigi Di Maio, il Consiglio dei ministri per approvare il decreto sul reddito di cittadinanza.

22 gennaio
Primo Eurogruppo-Ecofin dell’anno, che potrebbe validare la raccomandazione della Commissione, rendendo la procedura ufficialmente operativa.

1 febbraio
E’ la data limite entro cui l’Eurogruppo e l’Ecofin devono esprimersi sulla procedura: le regole prevedono un loro parere entro 4 mesi dall’ultima notifica Eurostat sui dati dei conti pubblici (pubblicata ad ottobre).

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