Non c’è pace per Facebook, un altro grave problema di privacy è appena venuto alla luce: tra il 13 e il 25 settembre scorso infatti un bug nel codice ha esposto le foto non ancora condivise di 6,8 milioni di utenti in giro per il mondo. Questo non significa che le foto sono state sicuramente viste da qualcuno ma semplicemente che in quella finestra temporale sono rimaste potenzialmente esposte all’accesso da parte di applicazioni di terze parti, regolarmente autorizzate dagli utenti stessi ad accedere alla raccolta foto di Facebook.
Sicuramente concedere permessi a troppe applicazioni di terze parti espone a un maggior numero di rischi e spesso è vero che gli utenti lo fanno invece a cuor leggero. Il problema però si è verificato perché Facebook conserva una copia delle foto caricate, anche se l’utente non le ha condivise sul proprio profilo.
Secondo l’azienda di Mark Zuckerberg il bug ha riguardato ben 1500 app di 876 sviluppatori differenti. Il bug inoltre sarebbe stato risolto lo scorso 25 settembre e non avrebbe messo a rischio immagini condivise tramite Messenger. Ma come mai la cosa è emersa solo ora? Tempo fa qualcuno diceva che a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca quasi sempre. Non questa volta però. Facebook infatti ci ha messo un po’ per circoscrivere la situazione e comprenderne la portata. Una volta fatto però ha immediatamente notificato il problema alla IDPC (Irish Data Protection Commission, la commissione irlandese che si occupa della protezione dei dati degli utenti), in ossequio alle nuove norme del GDPR che prevedono una notifica a un’autorità preposta dell’Unione europea, entro 72 ore dal rilevamento del bug.
Cosa accadrà adesso? Probabilmente nulla. Il social network ha fatto sapere che gli utenti coinvolti saranno avvisati tramite una notifica che spiegherà loro come verificare se le app che utilizzano erano tra quelle coinvolte nel malfunzionamento. L’azienda inoltre consiglia di accedere alle app a cui pensano di aver concesso l’accesso alle foto di Facebook, per verificare quali immagini siano state eventualmente esposte.
Facebook inoltre questa volta non dovrebbe incorrere in problemi con le autorità europee visto che ha rispettato le direttive.