Fa discutere tra le file dell’opposizione il via libera alla legge Anticorruzione, bandiera del Movimento 5 stelle che l’ha rinominata ‘Spazzacorrotti‘, passata con 304 sì , 106 voti contrari e 19 astenuti. “Il governo ha inventato l’ergastolo processuale“, ha commentato la senatrice forzista Anna Maria Bernini. “La prescrizione è una bomba innescata”, le ha fatto eco Cosimo Ferri del Pd.
Alla votazione non hanno partecipato i deputati di Forza Italia. L’abbandono dell’aula era stato annunciato nella dichiarazione di voto da Enrico Costa: “Noi non siamo complici dell’omicidio del processo penale. Per questo Forza Italia non parteciperà al voto finale sul disegno di legge anticorruzione”. “Oggi il governo ha introdotto per legge la cultura del sospetto, ha trasformato tutti gli italiani in presunti colpevoli, ha inventato l’ergastolo processuale. Dalla culla del diritto questo Paese rischia di diventare la sua tomba”, ha scritto su Twitter la Bernini, capogruppo dei senatori di Forza Italia.
Oggi il #governo ha introdotto per legge la #cultura del sospetto, ha trasformato tutti gli italiani in presunti #colpevoli, ha inventato l’#ergastolo processuale. Dalla culla del diritto questo Paese rischia di diventare la sua tomba pic.twitter.com/zP9MWDXsAY
— Anna Maria Bernini (@BerniniAM) 18 dicembre 2018
“È un provvedimento che ‘spazza’ non i corrotti ma il lavoro iniziato anni fa e portato avanti dai governi Renzi e Gentiloni e che travolge i principi fondamentali e il sistema penale – ha commentato il deputato dem Ferri, componente della Commissione Giustizia della Camera e in passato sottosegretario alla Giustizia – L’emendamento sulla prescrizione, inserito solo successivamente in commissione, è completamente estraneo alla materia dell’anticorruzione. È un’autentica arma innescata pronta ad esplodere tra un anno anche in assenza di una riforma complessiva del sistema penale“.
Anche il deputato del gruppo Misto-Sogno Italia, Catello Vitiello, ex Movimento 5 stelle, promotore dell’emendamento “salva peculato” votato da Fi e pezzi della Lega e poi eliminato al Senato, ha commentato la votazione. “È una pagina nera per tutti i giuristi. Il ministro Bonafede ha avuto il merito di mettere tutti d’accordo: accademia, magistratura e avvocatura sono concordi nel ritenere che questo disegno di legge contiene norme votate al diritto penale della delazione e della vendetta, norme votate all’allungamento indiscriminato dei processi, norme votate all’inutilità“. Il deputato, intervenuto durante la dichiarazione di voto, ha poi concluso: “Non si può fare della paura l’unico strumento di prevenzione: con questo disegno di legge si è persa l’occasione di cambiare davvero tendenza, puntando alla ricostruzione di un modello culturale da seguire e non alla paura dello Stato di diritto“.