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Ddl Anticorruzione, Bonafede vede il docufilm sulla strage di Viareggio: “Entro mercoledì approviamo la legge”

Il ministro della Giustizia in Versilia per l'anteprima del lungometraggio “Il Sole sulla Pelle”. Il 19 dicembre la Corte d’Appello decide sulla richiesta di annullare la sentenza di primo grado, mentre la prescrizione continua a mangiarsi un reato dopo l’altro. Bonafede: "Determinazione per cercare la giustizia vera"

Il giorno prima dell’approvazione del ddl anticorruzione, che contiene anche la cosiddetta “legge Viareggio” per riformare la prescrizione e fermare l’estinzione dei reati con la sentenza di primo grado, il Ministro di Giustizia Alfonso Bonafede ha voluto essere accanto ai viareggini. Si è seduto in silenzio, senza essere annunciato, in incognito, nella sala del Cinema Eden gremita di pubblico, per assistere all’anteprima nazionale del lungometraggio “Il Sole sulla Pelle”, il docufilm sulla strage di Viareggio diretto da Massimo Bondielli, che si è conquistato 5 minuti di applausi e una standing ovation.

Il lungometraggio, scritto insieme a Gino Martella, ha per protagonista Marco Piagentini, l’uomo simbolo del disastro ferroviario del 29 giugno 2009, in cui morirono 32 abitanti, tra cui due dei figli di Piagentini e la moglie, in seguito all’incendio causato dal deragliamento di un treno carico di gpl, che ha lasciato pure un segno indelebile sul corpo dell’uomo, ustionato al 95 per cento. Ma la prescrizione cancellerà presto sia il reato di incendio colposo che quello di lesioni colpose plurime gravi e gravissime nel processo di appello in corso a Firenze. Una “vergogna”, secondo i familiari delle vittime, che da anni chiedono una riforma della legge, e che si sono uniti nel chiederla insieme ai comitati di tutte le altre stragi italiane. I viareggini tornano in aula domani, 19 dicembre, giorno in cui la Corte d’Appello di Firenze si pronuncerà sulle richieste della difesa di annullare la sentenza di primo grado e ricominciare il processo daccapo, mentre la prescrizione continua a scorrere e a mangiarsi un reato dopo l’altro. La riforma però sta per essere approvata e sarà soprannominata proprio “legge Viareggio”, come aveva annunciato Bonafede quando visitò la città versiliese nell’ultimo anniversario della strage.

Ma finora il ddl è stato rimandato: prima il tira e molla tra Lega e M5S in merito ai tempi della riforma della prescrizione, poi quello sui voti segreti, osteggiati dai Cinque Stelle e voluti da Forza Italia. Ma potrebbe essere oggi il giorno dell’approvazione definitiva, come spiega a ilfattoquotidiano.it lo stesso Bonafede. “Ci sono i presupposti perché venga approvata in via definitiva domani (il 18 dicembre per chi legge, ndr) o al massimo dopodomani (19 dicembre, ndr). È una grande svolta, un grande obiettivo. Posso dire che per quanto riguarda la prescrizione, a un certo punto, ci siamo ritrovati tutti contro, anche gente che in passato si batteva per la riforma della prescrizione. E allora, in quei momenti quando ogni tanto ti senti un po’ scoraggiato, perché vedi un mondo anche di addetti ai lavori che ha cambiato idea nel frattempo. Allora posso dire che ho sempre pensato ai familiari delle vittime di Viareggio, delle altre stragi, perché stare al loro fianco ti dà la determinazione per cercare la giustizia vera, quella che fa sentire ai cittadini di stare in un Paese che tutela i diritti e che è disposto a dare una risposta di giustizia. E la prescrizione così come c’è in Italia è una vergogna, è semplicemente una vergogna. Poi tutti gli altri possono girarla e rigirarla in maniera differente, ma è semplicemente una vergogna. Non credo di risolvere i problemi, però è un passo avanti importante”.

Secondo la Lega, però, cambiare la prescrizione senza riformare prima il processo penale, potrebbe rallentare all’infinito i tempi della giustizia. “Riformeremo il processo penale, però domani diamo una risposta e questo è il minimo che io e questo governo dovevamo ai cittadini che hanno subito grandi ingiustizie, per cui veramente sono grato ai familiari delle stragi per avermi dato anche la determinazione, per avermi fatto sentire la loro determinazione, perché questa è servita per arrivare così vicino a un obiettivo che domani (oggi per chi legge, ndr) potrebbe essere finalmente raggiunto”, conclude il Ministro.