"Se non ci sono più pericoli allora Cosa nostra è stata sconfitta. Per festeggiare invito tutti il 27 dicembre alle 18 davanti all’antica focacceria San Francesco a Palermo”, dice Vincenzo Conticello, imprenditore ed ex proprietario della catena di specialità gastronomiche, ormai diffusa in tutta Italia
Gli è stata revocata la tutela per “cessato pericolo”. E lui ha deciso di festeggiare: “Non sono più in pericolo e la mafia è stata sconfitta? Bene. Per festeggiare invito tutti il 27 dicembre alle 18 davanti all’antica focacceria San Francesco a Palermo”. È l’ironica provocazione di Vincenzo Conticello, imprenditore ed ex proprietario della catena di specialità gastronomiche, ormai diffusa in tutta Italia. Alcuni anni fa divenne testimone di giustizia dopo aver accusato gli estorsori che gli chiedevano la “pizzo”. Da allora viveva scortato: ma la tutela gli è stata revocata l’8 dicembre scorso.
“Ho richiesto – dice Conticello – al comandante del nucleo scorte di Roma se avesse un documento da notificarmi in modo da sapere chi ringraziare per questa grande vittoria sulla mafia e per la responsabile scelta. Mi ha detto di non aver alcun documento da notificarmi. Solamente una comunicazione verbale. Il 4 agosto scorso sempre in modo verbale, mi era stata già revocata la scorta a Palermo. Da quel momento ho più volte scritto e telefonato al ministro Salvini e al vice ministro dell’Interno Gaetti, ai questori e ai prefetti per richiedere un incontro. Nessuna risposta. Eppure quando decisi di denunciare i mafiosi della cosca del quartiere Kalsa di Palermo, lo Stato (oltre a rispondere immediatamente alle mie chiamate) mi chiese di compilare e firmare decine di carte. Fino a mettere in pieno rischio di morte la vita dei miei familiari e mia il giorno in cui riconobbi alla sbarra 3 dei 5 mafiosi che intendevano uccidermi se non mi fossi piegato alle loro volontà. Gli arresti avvennero nel marzo 2006. Da allora con decreto notificato e firmato dal Sottosegretario Mantovano ebbi sempre la scorta (durante tutto il periodo di detenzione degli esponenti di Cosa nostra coinvolti) e fui inserito nel programma di misure speciali per i testimoni di Giustizia”.
”Adesso – prosegue – che 3 su 5 dei mafiosi arrestati sono a piede libero qualcuno o alcune persone dello Stato (non si sa chi siano) – hanno deciso di togliermi la tutela (già per altro ridotta a un quarto livello) dicendo che é cessato il pericolo per la mia vita e quella della mia famiglia. Ma se non ci sono più pericoli allora la mafia è stata sconfitta. Ho chiesto in giro ma nessuno sembra essersene accorto (46 arresti la scorsa settimana)”. Conticello annuncia “l’evento unico per festeggiare con la città la fine di questo secolare assedio”.