Quante volte capita di recarsi in aeroporto in perfetto orario – magari anche in largo anticipo per effettuare i controlli di sicurezza – salvo poi essere costretti ad attese interminabili a causa del ritardo del proprio volo? Uno scenario che presto diventerà un lontano ricordo grazie all’intelligenza artificiale dell’assistente vocale di Google, chiamato Assistant, un po’ la controparte Android del SIRI targato Apple.
Il gigante dei motori di ricerca ha immesso da tempo sul mercato il proprio servizio per il monitoraggio dei voli, Google Flights. Disponibile ormai da anni anche in Italia, è diventato rapidamente un punto di riferimento per i viaggiatori. Questo però non fa altro che interfacciarsi con le informazioni fornite direttamente dalle compagnie aeree, agendo dunque da aggregatore di notizie su orari e partenze.
Google Assistant invece riuscirà a fare molto di più. Sfruttando l’intelligenza artificiale e i cosiddetti algoritmi di machine learning – con i quali l’assistente apprende informazioni nel tempo – sarà in grado di prevedere con largo anticipo l’eventuale ritardo di un volo, fornendo dunque all’utente l’informazione ben prima della compagnia aerea. Una piccola rivoluzione che, potenzialmente, potrebbe davvero far scomparire le attese in aeroporto.
Per effettuare la previsione, gli algoritmi di machine learning metteranno assieme i dati sullo storico dei voli. Nel post pubblicato sul blog ufficiale di Google si legge come Assistant sia già in grado di ottenere un tasso di affidabilità dell’85%. Questa complessa operazione verrà compiuta nel giro di frazioni di secondo, e l’utente riceverà una comoda notifica direttamente sul proprio smartphone, con la possibilità anche di essere avvertiti del ritardo direttamente dalla voce dell’assistente vocale.
Le potenzialità degli assistenti virtuali, assieme allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, sembrano essere davvero infinite. Non è più ormai utopistico immaginare degli scenari dove queste tecnologie possano concretamente alleggerire gran parte delle nostre attività, anche semplicemente fornendo informazioni in grado di farci risparmiare tempo. Senza contare dei benefici sulla gestione dei flussi di passeggeri di cui godrebbero gli aeroporti, con notevoli risparmi anche da un punto di vista economico.
Per adesso i test sono partiti negli aeroporti statunitensi e limitatamente ad alcune compagnie aeree. L’obiettivo di Google è ovviamente quello di estendere questa funzionalità su scala globale nei prossimi mesi, magari con accordi specifici nei singoli Paesi.