Rissa verbale concitata a La Zanzara (Radio24) tra lo psichiatra Alessandro Meluzzi e uno dei conduttori della trasmissione, David Parenzo, sul caso del carabiniere aggredito a Roma da ultrà della Lazio.
“E’ l’immagine di un disastro civile” – commenta il criminologo – “ed è un disastro che riguarda anche la sicurezza, perché quel povero carabiniere, che peraltro si è comportato molto prudentemente e molto civilmente, meritando un elogio, è l’immagine di una disfatta. Intanto, brandisce una pistola, il che vuol dire che l’ha sfoderata forse per paura. Non si capisce se questa pistola ha la sicura oppure no, perché, se non ha la sicura, è un pericolo, tenerla con la sicura è totalmente inutile. Quindi, c’è un uso sproporzionato della forza. E se avesse sparato, sarebbe stato arrestato o accusato per strage”.
E aggiunge: “Quel carabiniere poteva subire lo stesso destino di Placanica, che per legittima difesa sparò a un soggetto (Carlo Giuliani, ndr) che gli stava tirando contro un idrante di 35 kg e al quale è stato dedicato vergognosamente una sala della Camera dei deputati”. In realtà, quella dedicata a Carlo Giuliani era la sede dell’ex ufficio di presidenza di Rifondazione Comunista al Senato. La targa, che non aveva nessuna valenza istituzionale, è stata dismessa nel 2008, dopo che Prc non fu rieletto al Senato.
Meluzzi, poi, lancia una proposta a Salvini e all’Arma dei Carabinieri: “Le forze dell’ordine vengano dotate, come l’esercito d’Israele, di armi a pompa con pallottole di gomma. Le usa anche la polizia americana. C’è anche il civilissimo esercito francese del socialista liberale Macron, l’eroe della sinistra europea, che butta per terra a manganellate paralitici sulle sedie a rotelle e cittadini con in mano il tricolore”.
Parenzo insorge: “Abbiamo questo tuttologo, anzi due ragazzotti bulli radiofonici, tal Meluzzi e tal Cruciani, che ignorano quanto detto dall’Arma dei Carabinieri”.
Meluzzi sbotta: “Davide Parenzo, i soldati eroici dello Tzahal che difendono lo Stato di Israele sono bulli? Rispondi!”.
Esplode la bagarre a suon di insulti e contumelie.
Il giornalista accusa: “Sei un bullo che è passato da Lotta Continua a Craxi e poi a Berlusconi e alla Lega“.
“Non dire cretinate, sono stato comunista per 12 anni. E ora rispondi sullo Stato di Israele” – ribatte Meluzzi – “Dici solo coglionate, Parenzo. Il glorioso esercito di Israele usa pallottole di gomma, come la gloriosa Gendarmerie nationale. I nostri carabinieri vengono mandati allo sbaraglio con le loro scarpette di cuoio e la loro bandoliera dell’800 per essere pestati e ridicolizzati dai delinquenti”.
“Signor Meluzzi, lei oggi è diacono della chiesa di Fracazzo da Velletri“, controbatte Parenzo.
” Per favore, Cruciani, togli la parola a questa specie di scioccherello” – protesta Meluzzi – “Parenzo continua a non rispondere alla mia domanda. Rispondi! Se non sei un vile, rispondi!”.
Il conduttore menziona il comunicato di carabinieri di Roma e replica: ” Meluzzi, sei un arcidiacono di ‘sto cazzo”.
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