“È ancora in corso la valutazione tecnica avviata sul programma del caccia F35. Come ripetuto più volte riteniamo prioritaria una interlocuzione con gli Usa, ma quel che è certo è che il programma sarà rivisto, nel rispetto degli impegni presi ma tenendo anche conto dell’interesse nazionale. Nei primi mesi del 2019 comunicheremo l’esito della valutazione”. Lo apprende l’Ansa da fonti della Difesa, le quali sottolineano che “finora questo governo non ha speso un solo euro per comprare nuovi F35”. In mattinata il vicepresidente del Consiglio e capo politico del M5s Luigi di Maio aveva detto che nella legge di bilancio è previsto un “taglio di mezzo miliardo alla spesa militare inutile“. F35? “Quello – ha risposto Di Maio a Circo Massimo, a Radio Capital – in un’intervista è un programma su cui continuiamo ad essere molto molto perplessi”. Il fatto che ci sia “non vuol dire che rifinanziamo tutto il programma, c’è una parte che è stata finanziata dagli anni precedenti”.
Nei giorni scorsi avevano destato attenzione le parole di Angelo Tofalo, M5s, sottosegretario alla Difesa: “In Italia, in questi anni, se n’è parlato in maniera distorta – aveva detto – Il programma F-35, che ormai è avanti e c’è da oltre 20 anni, a differenza di quanto spesso qualcuno ha detto, è un aereo che ha un’ottima tecnologia, forse la migliore al mondo in questo momento”. Sugli F-35, aveva aggiunto Tofalo, “è normale che dobbiamo fare un po’ di calcoli, sia dal punto di vista economico sia da quello tecnologico. Ma resta ovvio che non possiamo rinunciare a una grande capacità aerea per la nostra Aeronautica che, ancora oggi, ci mette avanti rispetto agli altri Paesi”.