Si chiama "routine" ed è la nuova funzionalità di Google Assistant, l'assistente vocale del gigante californiano, che da oggi può essere utilizzata anche in Italia.
Ci si sveglia, si pronuncia la parola “buongiorno” e un assistente vocale ci informa sulle previsioni meteo della giornata, sui nostri impegni di lavoro, regola le luci e imposta il termostato per evitare di farci raffreddare uscendo dalle lenzuola. Non è il futuro, bensì un qualcosa che da oggi può avvenire grazie a Google Assistant e alla nuova funzionalità denominata “routine”.
Assistant è l’assistente vocale di Google, disponibile in tutti gli smartphone e tablet Android basati almeno sulla versione 6.0 del sistema operativo. In realtà ormai lo si trova anche nei televisori, negli altoparlanti smart (come gli speaker Home del gigante californiano), nei Chromebook. In questo momento, insieme ad Alexa di Amazon, è certamente quello più evoluto.
La funzionalità “routine” è disponibile negli Stati Uniti da tempo, e finalmente Google ha deciso di portarla anche in Italia. Per impostarla, basta semplicemente aprire l’applicazione Google Home, entrare nelle impostazioni e, subito sotto la voce relativa al controllo domestico, troverete quella delle routine. Ce ne sono 6 pre-impostate, ovvero: buongiorno, buonanotte, uscire di casa, a casa, tragitto giornaliero per il lavoro, tragitto giornaliero per casa.
Entriamo, ad esempio, nella prima voce: pronunciando la parola “buongiorno”, Google Assistant può dare automaticamente informazioni sul meteo, ricordare gli impegni della giornata e i promemoria, disattivare la modalità silenziosa del telefono, regolare le luci, il termostato e qualsiasi dispositivo di domotica presente in casa e ovviamente compatibile con il sistema. Da ricordare comunque che il software consente di escludere alcune azioni per lasciare all’utente la libertà di procedere come preferisce.
Si tratta insomma del concetto di automazione dell’assistente vocale, che diventa dunque sempre più indipendente così da poter ulteriormente alleggerire i compiti dell’utente. Ovviamente, qualora si fosse in possesso di un dispositivo (come uno smart speaker Google Home) con integrato Assistant, la funzionalità routine potrà essere sfruttata anche attraverso questi prodotti.
L’evoluzione di Assistant negli ultimi dodici è stata davvero notevole. Le ottime vendite degli speaker Google Home testimoniano come il mercato, anche al di fuori degli Stati Uniti, cominci a essere concretamente pronto per abbracciare su larga scala la domotica e gli assistenti vocali. Con l’avvento del 5G nel 2019 e la successiva diffusione del fenomeno IoT (Internet delle cose), il cerchio si chiuderà e i big dell’high-tech saranno pronti per l’ennesima rivoluzione.