"Dal 1 gennaio molti di noi saranno disoccupati. Abbiamo già avuto un 10% di cancellazione dei prossimi gruppi organizzati per il 2019" ha spiegato Cinzia Renzi, presidente Assoviaggi Confesercenti. La sindaca: "Inaccettabile", il Codacons: "Cittadini ostaggio dalla lobby dei trasporti". Annunciata manifestazione in Montecitorio
È durata circa otto ore l’occupazione da parte dei bus turistici di Piazza Venezia a Roma. Dopo l’incontro di una delegazione degli operatori con la sindaca Virginia Raggi i mezzi hanno cominciato a lasciare il centro. “La protesta continua, domani abbiamo intenzione di protestare a piazza Montecitorio – hanno avvisano gli autisti – Dalla sindaca abbiamo avuto una chiusura totale – ha detto al megafono uno dei componenti della delegazione che ha incontrato Raggi – ora però dobbiamo mantenere la parola e spostare i bus. Sarà guerra – dicono alcuni – se non non otteniamo nulla blocchiamo la città”. L’immagine questa mattina era impressionante. A pochi giorni da Natale e con il traffico già congestionato, la protesta degli operatori ha bloccato tutto il centro. Chiuse via dei Cerchi e via del Teatro Marcello. Dieci le multe per sosta irregolare (in doppia fila) ad altrettanti mezzi, per circa 450 euro totali. I vigili hanno anche annotato le generalità dei presenti perché vengano valutate se esitano gli estremi per una denuncia per manifestazione non autorizzata e blocco stradale.
La manifestazione – che arriva dopo quella dei taxi e degli Ncc – è stata organizzata contro il nuovo regolamento del Comune di Roma che prevede a partire dl 2019 una zona off-limits all’interno del centro della città e costi maggiori per gli ingressi autorizzati. Autisti e rappresentanti di categoria stanno facendo un sit in a piazza del Campidoglio. “Abbiamo occupato piazza Venezia in maniera pacifica. Non è vero che è bloccata, gli autobus dell’Atac riescono a passare” ha dichiarato all’Adnkronos uno dei rappresentanti delle associazioni. Alcuni autisti hanno dato alle fiamme la bandiera del Movimento 5Stelle.
“Chiediamo la sospensione del piano”, Raggi: “Inaccettabile paralizzare la città”
“Dal 1 gennaio molti di noi saranno disoccupati. Abbiamo già avuto un 10% di cancellazione dei prossimi gruppi organizzati per il 2019 – ha spiegato Cinzia Renzi, presidente Assoviaggi Confesercenti -. Il problema non investe solo Roma. Perché i grandi tour operatori stanno evitando la ‘programmazione Italia’. Abbiamo chiesto di parlare con Raggi perché è inutile parlare con gli assessori Meleo e Stefao che finora non hanno ascoltato le nostre proposte per migliorare il piano bus”, ha aggiunto Cinzia Renzi. “Chiediamo la sospensione del piano sui bus turistici e l’avvio di un tavolo” la richiesta delle associazioni. La risposta della prima cittadina è stata durissima: “Noi abbiamo a cuore il centro storico della nostra città e, se lo abbiamo a cuore, dobbiamo avere il coraggio di dire che i bus turistici al centro non devono stare, come avviene nelle altre Capitali“. Ha sottolineato la sindaca incontrando in piazza del Campidoglio una delegazione di manifestanti. È inaccettabile che il centro sia tenuto sotto scacco dai bus turistici e oggi da un gruppo di persone venute qui a protestare – ha aggiunto -. I tavoli sono iniziati nel ’99 probabilmente in 20 anni nessuno ha avuto interesse a sistemare questa situazione. Abbiamo dato 2 anni di tempo per adeguarsi. È finito il tempo in cui i bus turistici scorazzano per il centro e devastano la città”.
Federalberghi: “Rifiuti, decoro, sicurezza. I turisti non tornano”
“Taxi, Ncc e ora bus Turistici alle loro proteste aggiungiamoci poi i problemi come rifiuti, decoro e sicurezza: sono tutte questioni che devono essere risolte per dare nuovo slancio alla città, alla Capitale – aggiunte Giuseppe Roscioli, presidente Federalberghi Roma – I turisti vengono nella Capitale, ma non tornano – evidenzia Roscioli – perché la città non è così ospitale come dovrebbe. Tra buche, rifiuti, i problemi cronici dei trasporti, decoro e sicurezza non invitato certo il turista a tornare a visitare la città, a vedere ciò che non ha potuto la prima volta. E in futuro ci sarà uno ‘sviamento’ dei turisti che preferiranno andare in altre città meglio organizzate. In questo modo c’è il rischio che verrà a mancare una fetta di clientela dato che non ci sarà più la possibilità di arrivare e girare in centro città, sceglieranno altre mete. Le difficoltà in questa città sono tante, troppe, e devono essere affrontate e risolte se si vuole che la Capitale funzioni e sia all’altezza delle altri capitale europee”.
Il Codacons all’attacco: “Danni immensi agli incolpevoli utenti”
Contro tassisti e bus turistici, che in queste ore stanno protestando nella capitale con “ripercussioni pesantissime per la città e per gli utenti”, il Codacons annuncia un esposto al Garante degli scioperi affinché siano decise “sanzioni pesantemente i responsabili delle proteste”, e alla Procura di Roma affinché “apra una indagine per i reati di blocco stradale e interruzione di pubblico servizio”. “Taxi e bus turistici rappresentano la lobby del trasporto che ha deciso di prendere i cittadini come ostaggi per le proprie recriminazioni creando danni immensi agli incolpevoli utenti, privati di servizi essenziali e costretti in queste ore a subire pesanti ripercussioni sul fronte della viabilità, con ritardi sul luogo di lavoro, appuntamenti persi e ore bloccati nel traffico. – continua il Codacons – Il Comune deve far intervenire le forze dell’ordine per identificare anche tramite le targhe dei veicoli e le telecamere di videosorveglianza i responsabili dello scempio a danno di Roma e dei romani, e la Procura dovrà acquisire gli atti procedendo nei confronti dei singoli tassisti e dei conducenti di bus turistici per i reati di blocco stradale e interruzione di pubblico servizio”. “Tutti i cittadini che a causa delle manifestazioni odierne abbiano subito danni materiali come visite mediche saltate o incontri di lavoro persi, possono rivolgersi al Codacons per avviare richieste risarcitorie agli organizzatori delle proteste, illegittime perché non autorizzate e non precedute dal preavviso previsto dalla legge”.