Dopo l'avvertimento del vicepremier Di Maio, arriva anche quello del sottosegretario al Viminale che all'Adkronos commenta le voci di una "operazione scoiattolo" da parte del leader di Forza Italia per avvicinare gli scontenti e i delusi del M5s
Dopo l’avvertimento del vicepremier Luigi Di Maio, arriva anche quello del sottosegretario al Viminale, Carlo Sibilia: “Se dovessero arrivare ‘offerte’ a qualcuno dei nostri, non esiteremo ad andare in procura per denunciare questa indecenza”. Il destinatario è Silvio Berlusconi e la sua chiacchierata “operazione scoiattolo“, lanciata secondo le cronache dal leader di Forza Italia durante il brindisi di Natale con i suoi senatori: avvicinare gli scontenti e i delusi del Movimento 5 stelle e preparare il terreno per quando il Governo gialloverde finirà la sua corsa. Berlusconi replica e smentisce la campagna acquisti. La sua convinzione è che i grillini delusi “verranno da soli”, riporta l’Adnkronos.
“L’epoca del mercato delle vacche è finita”, dice Sibilia. “A Berlusconi dico una cosa molto semplice: giù le mani dai nostri parlamentari, no al ‘mercato di riparazione’ del fantacalcio a gennaio”. “Chi fa parte del M5S crede nelle idee“, ripete il sottosegretario M5s all’Adnkronos. Che poi minaccia di denunciare eventuali avance del leader di Forza Italia. Mentre giovedì Di Maio spiegava: “Ho detto ai miei di fingersi interessati e registrare“. E questa mattina, ospite ad Agorà, ha annunciato: “Abbiamo raccolto informazioni importantissime”.
Dopo gli avvisi, Berlusconi “sfida” il vicepremier M5s, scrive l’agenzia di stampa. Ammette che sta guardando in casa M5s, ma non ci sarà nessuna campagna acquisti. Il leader di Forza Italia è convinto che altri pentastellati delusi potrebbero unirsi al suo gruppo, specialmente al Senato, e così far scricchiolare la maggioranza. Berlusconi avrebbe lanciato la sua operazione scoiattolo dopo lo scontento per l’approvazione della spazza corrotti che lui, imputato per corruzione in atti giudiziari per il processo Ruby, prescritto dal reato di corruzione impropria nel processo sulla compravendita dei senatori, condannato in sede civile a risarcire De Benedetti per il caso del Lodo Mondadori, ha definito “una legge pericolosissima, mette ogni cittadino italiano nelle mani di qualunque pm”. Ma, già da settimane, si parla di un suo “interessamento” ai pentastellati, cominciato con la polemica per il passaggio del deputato Matteo Dall’Osso dal M5s a Forza Italia.