Ecco il testo della Legge di Bilancio votato nella notte a Palazzo Madama dopo una giornata di modifiche confuse al maxiemendamento e ripetute sospensioni dei lavori dell'aula. Tra le misure ci sono anche web tax, Imu sui capannoni e bonus auto. Confermato il 'saldo e stralcio' per i contribuenti in difficoltà, anche per il mancato versamento dei contributi previdenziali
Gli Ncc finiti in un decreto ad hoc. E poi Webtax, fondi per reddito di cittadinanza e quota 100, flat tax per i pensionati che dall’estero vanno a vivere nel Mezzogiorno, blocco delle assunzioni della pubblica amministrazione. E per quanto riguarda gli investimenti a bilancio “le risorse destinate nel prossimo triennio restano invariate – hanno riferito fonti di Palazzo Chigi -, per un valore complessivo di circa 15 miliardi”. Dopo una giornata di caos, sono queste le novità principali del testo della manovra dopo le modifiche al maxiemendamento votato con la fiducia in Senato a notte fonda (qui il documento che aveva ricevuto la bollinatura della Ragioneria di Stato, poi cambiato).
Fondi per reddito e quota 100 – Confermati gli stanziamenti per le principali misure del governo: per il reddito di cittadinanza ci sono 7.100 miliardi nel 2019; 8.055 nel 2020; 8.137 nel 2021. Per l’anticipo pensionistico ci sono 3.968 milioni nel 2019, 8.336 nel 2020, 8.684 nel 2021.
Iva – Completamente disinnescate per il 2019, le clausole sugli aumenti Iva tornano però nel 2020 e 2021. Se non venissero trovate le risorse per disinnescarle – come è stato fatto finora – scatterebbero aumenti per 23 miliardi complessivi nel 2020 e quasi 29 miliardi nel 2021, con l’aliquota intermedia dell’Iva che passerà dal 10 al 13% dal 2020, mentre l’aliquota ordinaria dal 22 al 25,2% nel 2020.
Pensioni di platino – Dall’oro al platino, la sostanza non cambia: dal 2019 e per cinque anni arriva il prelievo sugli assegni sopra i 100mila euro. Il taglio sarà pari al 15 percento per la parte eccedente fino a 130mila euro, al 25% per la parte eccedente dai 130mila ai 200mila, per il 30 percento per la parte eccedente i 200mila fino ai 350mila, per il 35 percento per la parte eccedente i 350mila fino a 500mila e al 40 percento per la parte eccedente i 500mila.
Via libera a chi esercita professioni sanitarie senza titolo – Un emendamento voluto dal M5S modifica la legge 42/99, stabilendo una deroga per l’iscrizione agli ordini anche da parte dei professionisti senza titoli che abbiano lavorato, nell’arco di 10 anni, almeno per 36 mesi anche non continuativi. Polemiche da parte delle associazioni: “Assisteremmo al paradosso che chi ha lavorato come dipendente o autonomo svolgendo attività riconducibili a quelle di una professione sanitaria come il fisioterapista o altra professione, senza titoli di studio abilitanti all’esercizio, verrebbe iscritto in elenchi speciali, potendo così continuare ad esercitare abusivamente”, scrive l’Aifi in una nota.
Vecchiaia al Sud – I pensionati stranieri o con pensioni erogate all’estero che scelgono di trasferirsi nel Sud possono usufruire di una flat tax al 7%, che verrebbe applicata per cinque periodi d’imposta. Attenzione: bisognerà trasferire la propria residenza in Italia, e in particolare nei comuni con popolazione non superiore ai 20mila abitanti di una di queste regioni: Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia.
Previsto un regime opzionale con imposta forfettaria del 7%, per 5 anni, su TUTTI i #redditi esteri dei #pensionati che si trasferiscono in un comune del #Sud Italia con popolazione < ai 20mila abitanti: cosa ne pensate? #Manovra2019 #maxiemendamento #tax #stilePortogallo pic.twitter.com/bSKlXMDdGQ
— Antonio Longo (@_antoniolongo) December 23, 2018
Indicizzazione pensioni – Previsto il ‘raffreddamento’ dello schema di indicizzazione dei trattamenti pensionistici più elevati. Per 3 anni sarà tagliato l’adeguamento delle pensioni oltre i 1.522 euro al mese (3 volte il minimo). L’indicizzazione piena ci sarà solo per le pensioni fino a 1.522 euro. Poi sono previste sei fasce di tagli: l’adeguamento sarà riconosciuto al 97% per quelle tra tre e quattro volte il minimo; al 77% per quelle tra quattro e cinque volte il minimo; al 52% per quelle tra cinque e sei volte il minimo; al 47% per quelle tra sei e otto volte il minimo; al 45% tra otto e nove volte il minimo, e, infine, al 40% sopra nove volte il minimo.
Bonus auto – Incentivi per l’acquisto di automobili poco inquinanti, ibride o elettriche fino a 50mila euro. In via sperimentale, a chi acquista un veicolo, anche in locazione finanziaria, e immatricola in Italia, dal 1 marzo 2019 al 31 dicembre 2021, è riconosciuto un bonus che nel caso di rottamazione, può avere due valori: 6mila euro per auto che inquinano da 0 a 20 grammi di CO2 per km percorso; di 2.500 euro dai 21 ai 70 grammi di CO2. In assenza di rottamazione, l’incentivo è di 4mila euro per la prima fascia (ad inquinamento quasi zero) e di 1.500 euro per la seconda fascia (da 21 a 70 grammi).
Sconti anche per motorini elettrici – Arrivano anche incentivi fino a 3mila per l’acquisto di motorini e scooter elettrici o ibridi. Il contributo sarà pari al 30% del prezzo di acquisto e viene riconosciuto a chi rottama un mezzo di categoria da euro 0 a euro 2.
Ecotassa – Salve le utilitarie, si dovranno pagare 1.100 euro per le macchine che inquinano da 161 a 175 grammi di CO2 per chilometro percorso, 1.600 euro dai 176 ai 200 grammi di CO2 per km, 2mila euro da 201 a 250 grammi di CO2, e 2.500 euro per soglie superiori a 250 grammi di CO2.
Imu su capannoni – Resta al 40% la deducibilità Imu per i capannoni industriali. Nonostante le dichiarazioni del vicepremier e ministro Luigi Di Maio, che durante l’incontro al Mise dello scorso 11 dicembre con gli imprenditori aveva rivelato l’intenzione del governo di portare al 50% lo sgravio, nel maxiemendamento la soglia è rimasta al 40%, così come stabilito nel passaggio parlamentare alla Camera.
Web tax – Arriva l’imposta al 3% sui servizi digitali per le imprese che vendono online, forniscono pubblicità e trasmissione di dati. Si applica ai ricavi ‘ovunque realizzati’ di quelle aziende che ‘hanno un ammontare complessivo di ricavi non inferiore a 750 milioni e che hanno un ammontare di ricavi derivanti dalla prestazione di servizi digitali non inferiore a 5,5mln di euro’.
Assunzioni nella pubblica amministrazione – Per l’anno 2019, le assunzioni a tempo indeterminato della Pubblica amministrazione slittano al 15 novembre. Lo slittamento riguarda la Presidenza del Consiglio dei Ministri, i Ministeri, gli Enti pubblici non economici, le Agenzie fiscali e le Università.
Assunzioni università – Slittano al 1 dicembre 2019 – e non al 15 novembre come per la Pa – le assunzioni a tempo indeterminato delle università. Sono però esclusi dal blocco i ricercatori il cui contratto scade prima del 1 dicembre che potranno essere assunti come professori associati nel corso del 2019. Inoltre viene disposta l’assunzione straordinaria di mille ricercatori.
Tagli editoria – I contributi diretti alle imprese editrici di quotidiani e periodici sono progressivamente ridotti fino alla loro abolizione. Nel 2019 il taglio è del 20% della differenza tra l’importo spettante e 500 mila euro; nel 2020 del 50% della differenza tra l’importo spettante e 500 mila euro; nel 2021 del 75% della differenza tra l’importo spettante e 500mila euro.
Mancato versamento contributi previdenziali – Confermato il ‘saldo e stralcio’ per i contribuenti in difficoltà, anche per il mancato versamento dei contributi previdenziali. La misura riguarda le cartelle ricadenti nel periodo dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2017. Il pagamento ridotto è modulato in base all’Isee: 16% per i redditi fino a 8.500 euro; 20% fino a 12.500 euro; 35% fino a 20mila euro.
Seggiolini auto – Un milione di euro anche per il 2020, e non solo per il 2019, per gli incentivi all’acquisto di seggiolini per auto dotati di dispositivi antiabbandono.
Iva ridotta su pane e cracker – Iva agevolata al 4% non solo al pane normale, a cracker e fette biscottate, ma anche a quelli ai cereali, contenenti semi, erbe aromatiche o spezie.
Fondo disabili – Cinque milioni di euro per l’istituzione di un fondo per l’accessibilità e la mobilità delle persone destinato alla copertura finanziaria di interventi finalizzati all’innovazione tecnologica delle strutture, contrassegno e segnaletica per la mobilità delle persone con disabilità.
Prevenzione droga a scuola – Sette milioni di euro in tre anni al ‘Fondo per la prevenzione della dipendenza da stupefacenti’ da utilizzare in progetti di sensibilizzazione nelle scuole.
Proroga balneari – Le concessioni delle aree di demanio marittimo per finalità residenziali e abitative, hanno durata di quindici anni a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge: escluso quindi il comparto balneare – resort inclusi – dall’applicazione della Bolkestein.
Fondo vittime femminicidio – Il Fondo per le vittime del femminicidio, su cui si erano concentrate le proteste di Forza Italia nei giorni scorsi, verrà varato ma con una dotazione di 5 milioni, la metà rispetto alla decina proposta dagli azzurri.
Buche di Roma – Tornano i fondi per le buche di Roma, su cui sarà possibile impiegare l’esercito. Rispunta la norma, presentata dal M5s, dichiarata inammissibile dalla commissione Bilancio di Palazzo Madama nella precedente formulazione. È autorizzata l’assegnazione a Roma Capitale di una dotazione finanziaria pari a 40 milioni di euro per l’anno 2019 e a 20 milioni di euro per l’anno 2020 per interventi di ripristino straordinario della piattaforma stradale della grande viabilità da eseguirsi con il concorso del ministero della Difesa, attraverso l’Arma del Genio dell’Esercito Italiano. Inoltre ‘è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 20121, per l’acquisto di mezzi strumentali al ripristino delle piattaforme stradalì.
Più soldi per la metro della capitale – Per la revisione progettuale del completamento della Linea C della metropolitana di Roma e per l’acquisto di materiale rotabile relativo alla linea medesima, nonché per interventi di manutenzione straordinaria per le linee A e B della metropolitana di Roma è autorizzata la spesa di 55 milioni di euro per l’anno 2019, di 65 milioni di euro per l’anno 2020 e di 25 milioni di euro per l’anno 2021.
Sgravio contributi Inail – Confermato lo sgravio sui contributi Inail a carico delle imprese. Si partirà da 410 milioni di euro per l’anno 2019, 525 milioni per il 2020 e 600 milioni per il 2021.
Tassa sui giochi – Il Prelievo erariale unico (Preu) sale al’1,40%. La percentuale destinata alle vincite (pay-out) è fissata in misura non inferiore al 69 68 per cento e all’84,5 per cento.
Ires pieno per il no profit – Confermato lo stop delle agevolazioni Ires per enti non commerciali come istituti di assistenza sociale, enti ospedalieri o istituti di istruzione senza scopo di lucro.
Dismissioni – Confermato il piano di dismissioni da quasi un miliardo di euro (950 milioni per l’esattezza) nel 2019, seguiti da 150 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021. Entro il 30 aprile 2019, dovrà essere approvato il decreto per il piano di cessione di immobili pubblici, la disciplina dei criteri e le modalità di dismissione. Il piano dovrà essere aggiornato almeno annualmente.
Doppia soglia per appalto senza gara – Ci sarà una doppia soglia per gli affidamenti degli appalti senza gara, a 150mila e 350mila euro. Nel maxiemendamento alla manovra presentato dal governo al Senato si prevede che per il 2019, ‘nelle more di una complessiva revisione del codice degli appaltì, la Pa potrà affidare lavori senza gara d’appalto nelle opere di importo compreso tra 40 mila e 150 mila euro. Tra i 150 mila e i 350 mila euro, invece, sarà possibile procedere ‘previa consultazione di tre o più operatori economicì.
Norma Ncc in apposito decreto – Durante l’esame in commissione Bilancio al Senato, il governo ha chiesto di stralciare ‘per problemi di copertura’ la norma sugli Ncc che aveva portato a forti polemiche e proteste nei giorni scorsi. Le opposizioni hanno denunciato lo stralcio, a loro parere dovuto proprio alle bandiere bruciate, e non ai motivi tecnici illustrati dall’esecutivo. Quindi Danilo Toninelli, ministro per i Trasporti, ha assicurato: “La norma che il viceministro Rixi aveva concordato con tassisti e rappresentanti degli Ncc verrà inserita in un apposito decreto che verrà varato stasera. Non ci rimangiamo la parola”.