Cosa si aspettano gli italiani dalla tecnologia del futuro? Secondo la ricerca Nielsen commissionata da Intel nell’anno del suo cinquantenario, la maggior parte dei consumatori ha fiducia nella tecnologia e crede che ci aiuterà a superare grandi sfide globali in diversi campi, dall’ambiente alla mobilità, dall’energia alla medicina.
La maggior parte dei professionisti interpellati inoltre crede che il PC manterrà ancora un ruolo chiave nel nostro futuro e che Intelligenza Artificiale (IA) e 5G saranno centrali nelle future evoluzioni tecnologiche, anche se manca ancora piena consapevolezza dei vantaggi che tali tecnologie porteranno con sé.
La ricerca, realizzata su un campione di 1.400 persone in Italia, di cui 228 professionisti si è focalizzata su tre ambiti: la situazione attuale, le tecnologie chiave per i prossimi 25 anni e le evoluzioni che caratterizzeranno invece i prossimi 50 anni.
Il PC oggi e domani
Attualmente ben il 91 % degli italiani considera il PC (inteso sia come computer desktop che notebook) uno strumento fondamentale che manterrà la sua importanza anche in futuro.
Nel complesso, analizzando il modo in cui sono utilizzati, emerge che i PC oggi sono uno strumento fondamentale soprattutto per lavorare e creare contenuti. Resta tuttavia ampiamente usato anche per altre funzioni, come leggere e rispondere alle e-mail (88%) o cercare informazioni (76%).
Le persone però vorrebbero già oggi soprattutto due cose: PC più veloci (31%) e con una batteria che dura più a lungo, almeno tra le 12 e le 18 ore (30%). E per quanto riguarda le aspettative per il futuro? Il 29% degli intervistati immagina PC senza tastiera meccanica, quindi interamente touch, mentre il 27% prevede la diffusione del computing tascabile, ovvero piccoli moduli di vario tipo, come schede o penne, in grado di trasformare qualsiasi schermo in un PC.
Le tecnologie più importanti per i prossimi 25 anni
Su 5 G e Intelligenza Artificiale c’è invece ancora poca consapevolezza delle reali potenzialità. Il 52% dei consumatori dichiara infatti di utilizzare già dispositivi che supportano applicazioni basate sull’AI, percentuale che sale per i professionisti fino al 58%, citando a riguardo come esempi i traduttori linguistici (57%), gli assistenti mobile (45%) e i dispositivi ad attivazione vocale (36%).
Ma le potenzialità dell’AI vanno molto oltre queste applicazioni. “Già oggi l’Intelligenza Artificiale viene impiegata con successo in ambiti molto diversi tra loro, ad esempio nella ricerca sul cancro o nella lotta contro l’estinzione di alcune specie animali, per contrastare le frodi finanziarie o anche, attraverso l’analisi rapida di milioni immagini su Internet, per riconoscere e contrastare gli abusi sui minori” ha spiegato infatti Nicola Procaccio, Contry Lead di Intel Italia. “Questi sono solo alcuni esempi, ma il potenziale dell’AI è davvero dirompente, sia nei datacenter che nei dispositivi utilizzati dagli utenti”.
Lo stesso accade anche parlando di 5G. Agli intervistati è stato infatti chiesto quali cambiamenti pensano che l’introduzione del 5G porterà con sé. Le risposte più votate sono una migliore banda per gli smartphone (popolazione totale 50%, professionisti 54%) e PC in grado di connettersi ovunque (popolazione totale 50%, professionisti 55%).
“I consumatori intendono oggi il 5G per lo più come un miglioramento della banda esistente, ma è molto più di questo. Con il 5G, stiamo cambiando il modo in cui la rete è costruita, affinché sia in grado di connettere miliardi di dispositivi e oggetti intelligenti. Questi saranno in grado di comunicare in modo automatico con la rete e tra di loro, svolgendo operazioni complesse in tempo reale e a distanza”, ha infatti spiegato Procaccio.
L’evoluzione del computing nei prossimi 50 anni
Guardando al futuro, le innovazioni più dirompenti che saranno utilizzate comunemente tra 50 anni per gli italiani sono soprattutto le auto a guida autonoma (71%), l’intelligenza artificiale (64%) e le terapie genetiche (62%), mentre gli sviluppi tecnologici che miglioreranno maggiormente la vita delle persone riguardano l’energia rinnovabile per il 69%, la medicina genomica per eliminare malattie rare e cancro per il 67%, i trapianti di organi con tessuti artificiali per il 64%.
“Le opinioni dei consumatori sono interessanti e sono una piccola parte delle prossime possibili evoluzioni del PC. Dal nostro punto di vista, i PC del futuro evolveranno in modo da aiutare le persone a realizzare e creare in maniera più veloce, sicura ed efficiente, integrando anche connettività 5G e l’intelligenza artificiale. Le persone già oggi scelgono il PC come strumento fondamentale per lavorare e creare contenuti perché è ormai il dispositivo dove potersi concentrare, il luogo dove poter essere creativi al meglio”, ha concluso infine Nicola Procaccio.