Giustizia & Impunità

Riparte il futuro, storia della pasticciera che ha denunciato il pizzo: “Resistere è un dovere”

Caccamo è un paese di circa 8mila anime in provincia di Palermo dove il reato più frequente per cui si viene arrestati è “corruzione aggravata dal metodo mafioso”. È proprio da qui che nel 2004 l’associazione Addiopizzo, all’epoca senza nemmeno un negoziante affiliato, riceve un sms con scritto “Aiuto”. A spedirlo è una ragazzina di 17 anni, Nicoletta Scimeca, ispirata proprio dal motto dell’organizzazione antimafia: “Un popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”.

Nicoletta Scimeca è una dei protagonisti del tour delle Generazione contro la corruzione, un progetto speciale di Riparte il futuro, la community digitale italiana che da anni si batte per sconfiggere la corruzione nel nostro paese. I due inviati di Riparte il futuro hanno incontrato 12 italiani under 40, che hanno deciso di resistere nel paese più corrotto d’Europa, sfidando con coraggio l’immobilità del sistema con attività imprenditoriali, proteste e persino opere d’arte.

Le loro storie saranno pubblicate ogni due giorni anche sul Fatto.it.