Dopo le dimissioni di Bucci, condannato in appello nel processo "rimborsopoli", il primo cittadino Di Piazza (nella foto) ha chiamato al Turismo Francesca De Santis, assistente della deputata Savino, coordinatrice regionale di Fi. Una scelta non digerita da parte del partito che ora minaccia: "Il consiglio è stato bypassato, valuteremo se continuare a farvi parte”
La recente sentenza del processo per “rimborsopoli” in Friuli Venezia Giulia non ha solo fatto un’illustre vittima, ma ha scatenato un terremoto ai vertici del Comune di Trieste, a causa della nomina di una assessora di 27 anni, praticamente sconosciuta alla base di Forza Italia. L’assessore al turismo Maurizio Bucci è stato infatti condannato poco prima di Natale a un anno 8 mesi e 20 giorni, a causa delle rendicontazioni di spese ritenute non fondate dalla corte d’Appello che ha riformato la sentenza di assoluzione di primo grado. E così Bucci si è dimesso, spiegando: “Nel rispetto che ho delle istituzioni e del buon lavoro svolto da questa amministrazione comunale, per evitare speculazioni di ogni tipo e nel massimo rispetto delle istituzioni, ho ritenuto opportuno e corretto rimettere le mie deleghe nelle mani del sindaco”. Bucci ha annunciato ricorso in Cassazione, ma nel frattempo il sindaco Roberto Di Piazza ha provveduto a una nomina-lampo.
Nuovo assessore al turismo di una città importante come Trieste è la ventisettenne Francesca De Santis. La designazione non è stata accolta bene da una parte di Forza Italia che rischia di spaccarsi. Perché il neo assessore non è triestina, essendo nata a Tivoli, anche se risiede nel capoluogo giuliano. Santis vive a Trieste da qualche mese. Ha una laurea magistrale (con lode) in giurisprudenza, ottenuta discutendo una tesi sulla nuova normativa delle società a partecipazione pubblica. Il suo curriculum ufficiale spiega che fa parte dell’Associazione diplomatica Onu Model Unity Nations e ha conseguito un master post universitario di primo livello in Management dello sport. Conosce bene la lingua inglese, ha lavorato al Coni a Roma e in società di accertamenti e riscossioni tributi. In realtà è l’assistente dell’onorevole Sandra Savino, coordinatrice regionale di Forza Italia, che ha gestito la stagione del partito culminata in Friuli con l’ascesa del leghista Massimiliano Fedriga ai vertici della Regione Friuli Venezia Giulia e con il tracollo azzurro. Non propriamente un successo.
A volere la De Santis nuovo assessore comunale sarebbe stato anche Giulio Camber, politico di lungo corso, eletto deputato per due volte con il Psi e quindi senatore per quattro volte con il centrodestra. “La scelta della De Santis è ‘camberiana’. Il gruppo consigliare di Forza Italia è stato bypassato, valuteremo se continuare a farvi parte”, ha dichiarato al quotidiano Il Piccolo l’ex consigliere regionale Bruno Marini. Tra i consiglieri comunali forzisti, in una penuria di poltrone a causa dell’avanzata leghista, c’era chi ambiva all’assessorato al turismo. Ma è rimasto deluso. Il gruppo è composto, oltre che da Marini, anche da Guido Apollonio, Michele Babuder, Andrea Cavazzini, Manuela Declich, Alberto Polacco e Giovanni Russo. Ed è per questo che sembra affacciarsi già un’ipotesi di secessione, un gruppo di centrodestra battezzato “Forza Trieste”.