È morto l’ex partigiano francese Georges Loinger, ebreo alsaziano eroe e decano della Resistenza antinazista, che progettò la nave Exodus e che salvò migliaia di ebrei sopravvissuti alla Shoah. Aveva 108 anni.
Nato il 29 agosto 1910 a Strasburgo da una famiglia di ebrei ortodossi, entrato giovanissimo nel movimento sionista dell’Hatikvah, fu fatto prigioniero durante la seconda guerra mondiale nella foresta di Haguenau e fu inviato nei campi di lavoro nazisti in Baviera. Riuscito a fuggire, in seguito si unì alla Resistenza nella rete dei partigiani in Borgogna. Tra il 1943 e il 1944 con il suo coraggio riuscì a salvare oltre un migliaio di bambini ebrei dalla persecuzione nazifascista, partecipando attivamente alle attività clandestine dell’Oeuvre de secours aux enfants, portandoli in sicurezza in Svizzera.
Dopo la fine della guerra Loinger fu implicato nella celebre vicenda di Exodus, la nave salpata nel 1947 alla volta della Palestina, all’epoca sotto il mandato britannico, per portare in quello che di lì a poco diventerà lo Stato ebraico 4.500 sopravvissuti alla Shoah. Il suo fu un ruolo di primo piano poiché si occupò delle modifiche necessarie a riadattare la nave, costruita per trasportare 500/600 persone, in modo che ne potesse contenere 4.500. E fu sempre lui a organizzare il trasporto di tutte queste migliaia di sopravvissuti all’Olocausto dalla stazione di arrivo al porto d’imbarco con 200 camion.
La vicenda è stata immortalata nel kolossal cinematografico “Exodus” (1960), diretto da Otto Preminger e interpretato dall’attore Paul Newman. Presidente dell’Association de la Résistance juive de France, per i suoi alti meriti umanitari, Loinger è stato insignito nel 2005 della Legion d’onore della Repubblica e fu ricevuto nel 2013 dal presidente israeliano Shimon Peres durante un viaggio in Israele. Ha raccontato la sua storia in diversi libri.