La manovra approda oggi alla Camera per l'ultimo voto di fiducia. Delrio, Orfini, Martina e Gentiloni davanti a Montecitorio. Conferenza stampa di Forza Italia. Carfagna su Facebook: "Criticano ferocemente da anni Elsa Fornero e il governo di Mario Monti, ma sono riusciti nel difficilissimo compito di fare peggio"
Un testo “pasticciato” che “rischia di affossare il paese“. Così le opposizioni hanno ribadito il giudizio sulla legge di bilancio che approda oggi alla Camera per l’ultimo voto di fiducia. Partito democratico e Forza Italia, dopo le polemiche di ieri in aula, non risparmiano neanche il presidente Roberto Fico. “Non è all’altezza di svolgere il suo ruolo, si dimetta“, ha commentato il senatore forzista Francesco Giro. “Bisogna che il presidente Fico ricordi che il suo compito è tutelare tutti, non solo alcuni”, gli ha fatto eco il dem Emanuele Fiano. “Gli abbiamo chiesto di svolgere un ruolo di garanzie, ha scelto di essere il braccio armato della maggioranza”, ha detto invece il presidente del Pd, Matteo Orfini.
Intanto, proprio per protestare contro il provvedimento, il Pd è sceso in piazza a Montecitorio, intonando “Bella ciao” e cori contro il governo Conte. Tra i manifestanti anche molti parlamentari democratici, guidati dall’ex ministro delle infrastrutture e dei trasporti Graziano Delrio. “L’Italia apra gli occhi, Di Maio e Salvini sono come autisti ubriachi che ci portano a sbattere – ha commentato – si vergognano di quello che hanno messo nella manovra, per questo vogliono approvarla senza discuterla. C’è il condono fiscale, ad esempio, ci sono più tasse alle imprese e per i pensionati”.
Tra i deputati in piazza anche l’ex premier Paolo Gentiloni, il vicepresidente della Camera Ettore Rosato che ha ricordato il ricorso del Pd alla Corte costituzionale contro l’iter della manovra, e l’ex ministro dello Sport Luca Lotti. “Governo ladro”, è il motto scelto invece da Maurizio Martina, anche lui in piazza contro la manovra. “Dialogando fianco a fianco tutti gli italiani si accorgeranno di questa manovra che il governo sta forzando: iniqua e pericolosa per il Paese. Tolgono ai pensionati, aumentano le tasse, non danno nulla alle imprese – ha commentato a margine del sit-in il candidato alla segreteria del partito – Hanno costretto il Parlamento a non discutere, come non è mai accaduto nella storia della Repubblica”. Ma al sit-in c’è anche chi tra le file del Pd chiede “unità” ai colleghi. “Dovete tornare nelle strade”, quasi grida una donna a Gentiloni. “Torniamo a San Giovanni”, la storica piazza della sinistra, dice un militante. “Dovete svegliarvi”, esorta qualcuno tra la folla.
E mentre i dem protestano davanti a Montecitorio, al suo interno Forza Italia ha organizzato una conferenza stampa (chiamata #manovracontro) per evidenziare le criticità della legge di bilancio. A parlare il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani e la capogruppo a Montecitorio, Mariastella Gelmini. “Non possiamo non riconfermare la centralità del Parlamento in ogni sistema democratico, mentre il governo fa l’opposto di quel che sostiene sul Parlamento”, ha detto Tajani. “Questo è un governo non eletto dai cittadini, ma frutto di un accordo tra due forze che si erano presentate divise alle elezioni – ha aggiunto- La Manovra aumenta le tasse, colpisce i cittadini più deboli. Risultati economici disastrosi arriveranno, aumenteranno Iva e disoccupazione. Il reddito di cittadinanza sarà pagato dal Nord e andrà a meno persone di quanto promesso e il Sud non avrà nulla”. Un “tradimento degli elettori della Lega” di cui ha parlato anche la Gelmini. “Le tasse aumentano, Salvini smetta di dire che diminuiscono. Per una volta ha ragione Di Battista, è la manovra più di sinistra della storia. Di centrodestra non c’è più nulla. Questa è la visione di Paese di Di Maio, se è anche quella di Salvini c’è un problema”, ha commentato la forzista. E non mancano critiche di FI anche sui social. “Elsa Fornero ebbe almeno la sensibilità di parlare di “sacrificio” quando bloccò l’indicizzazione delle pensioni e si commosse. Da Giuseppe Conte, invece, solo cinismo e quella battuta sprezzante su “l’Avaro di Molière” riferita a pensionati per i quali anche qualche euro può essere importante. Luigi Di Maio e Matteo Salvini criticano ferocemente e ormai da anni Elsa Fornero e il governo di Mario Monti, ma sono riusciti nel difficilissimo compito di fare peggio, molto peggio. Altro che Manovra del Popolo, è la Manovra dei cinici”, ha scritto Mara Carfagna, vicepresidente della Camera e deputata di Forza Italia, su Facebook.