”Se oggi mi si critica perché sono stato parziale, sono stato fazioso, vi dico che questo non è assolutamente vero’. Non mi sono voluto prendere la responsabilità, che sarebbe stata assolutamente assurda, di mandare il nostro paese in esercizio provvisorio allungando i tempi della discussione” sulla manovra. Il presidente della Camera, Roberto Fico, con un messaggio su Facebook, risponde alle critiche sull’esame del ddl bilancio a Montecitorio. ‘In questi giorni ho ricevuto degli attacchi” sulla ”mia mancata imparzialità, sul fatto che sono il braccio armato della maggioranza”. ”È assolutamente falso”, assicura il presidente della Camera. ”Interpreto il mio ruolo in modo totalmente indipendente, imparziale e terzo. Rispetto i diritti della maggioranza e dell’opposizione, come ho fatto dal primo giorno a Montecitorio da presidente della Camera”. La situazione che si è venuta a creare, secondo Fico, è stata causata ”dall’interlocuzione tra il governo e l’Europa, che è durata molto più del previsto e, quindi, la legge è arrivata più tardi del previsto”. Nel momento in cui la manovra arriva alla Camera, in terza lettura, a Natale ”ci sono 2 strade: ampliare i tempi della discussione in commissione e in aula, sforando il primo gennaio, andando oltre e prendendo da solo il rischio e la responsabilità di mandare il nostro paese in esercizio provvisorio; cercare di riuscire a fare approvare la legge in tempo”, spiega il presidente. ”Non potevo io, da solo, prendere la responsabilità” di mandare il paese in esercizio provvisorio. Inoltre, secondo Fico, ”non è stato un percorso in violazione del regolamento”. Il problema, ammette subito dopo, ”rimane: la legge deve essere discussa dal parlamento, devono essere votati emendamenti” perché la manovra ”interessa tutti i cittadini e, forse, è la legge più importante che il parlamento approva”
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