“Non è la fine. Ma è, forse, la fine del principio”. In fatto di sbarchi e invasioni e scossoni al mercato, in questo nuovo 2019 Winston Churchill avrebbe centrato la migliore inquadratura. Le vetture elettriche saranno la protagoniste dei prossimi 12 mesi dell’auto, come sempre sotto i riflettori di una politica che le vede come argomento elettorale e spendibile, ma finalmente anche sotto quelli della pratica, con una interessante lista di nuovi modelli in arrivo. A patto di non ragionare di un fronte comune.

L’innesco giusto infatti sarà quello dei gruppi automobilistici che hanno fatto delle auto a batteria una lunga programmazione per presentarsi con prodotti “piuttosto alternativi” alle vetture tradizionali anche in termini di costi. Altro sport hanno fatto invece quei marchi che utilizzeranno l’elettrico come strumento per abbattere la media di emissioni delle propria gamma di vetture in vendita. I nuovi limiti imposti dall’Unione Europea oltretutto abbassano le emissioni di CO2 del 37,5% entro il 2030. Chi ha giocato con le somme algebriche perderà nei prossimi 12 mesi l’occasione di essere credibile. Utilizzare modelli elettrici di estremo lusso come mascheramento per le reali immatricolazioni a benzina e diesel da comuni mortali avvierà alcuni costruttori su una via pericolosa, anche in termini di immagine.

E’ già la fine del principio, quella che il gruppo Volkswagen ha colpito benissimo con il progetto ID, la compatta sviluppata sulla innovativa piattaforma meccanica elettrificata MEB e che arriverà entro fine anno con i cromosomi di una vettura di ampia diffusione e dal prezzo allineato a 25 mila euro. Il marchio tedesco ne parla senza mezzi termini come della “la Golf delle elettriche”. Un equilibrio fattibile tra costi e utilizzabilità nella vita di tutti i giorni. Nel gruppo, sarà più ambiziosa la missione di Audi e-Tron, in vendita da marzo, con il costruttore dei Quattro Anelli impegnato nell’abbinare lusso e design alle caratteristiche di un suv a zero emissioni, affiancato dalla sua versione di taglio più sportivo e-Tron Sportback a dicembre 2019.

Mercedes manca di una piattaforma elettrica per la sua Classe A e dunque si affiderà al suo sport utility EQC di grandi dimensioni in arrivo a giugno, mentre più complessa è la strategia di BMW, già dal 2013 sul mercato con la sua elettrica compatta i3 ma ora chiamata a diffondere la sua offerta tecnologica in fasce più appetibili. A primavera arriverà la variante a batterie della nuova Serie 3, mentre proprio dalla I3 deriverà la piattaforma per la tanto attesa e-Mini.

Nel gioco tra ciò che si sarà e ciò che conta, il 2019 sarà anche l’anno della nuova Porsche Taycan, la berlina sportiva elettrica ad alte prestazioni da oltre 600 Cv di potenza che rappresenta una risposta a Tesla e una sfida ai mercati che il marchio californiano si è già conquistato o intende invadere, con la Cina in cima alla lista.

Ai grandi numeri guarda invece il colosso Hyundai-Kia dalla Corea. Il suv medio Kia e-Niro a completa trazione elettrica e 312 km di autonomia arriverà nelle concessionarie italiane in primavera, seguito a breve dalla nuova e-Soul, unica variante che sbarcherà in Europa del modello 2019 appena presentato al Salone di Los Angeles.

L’attesa in Europa è molta per il progetto CMP, ovvero la base tecnologica con cui in gruppo PSA affronterà i Saloni dell’auto di Ginevra in marzo e Francoforte in Settembre. Auto di segmento B e potenzialmente popolari, come la nuova Peugeot 208 che nascerà con almeno una variante elettrica, così come la DS3 E-Tense e la cugina Opel Corsa.

Tempo di ripartenze anche per Renault Zoe, la compatta ad emissioni zero su cui il marchio francese ha costruito dal 2013 la sua strategia elettrica, con una seconda generazione accreditata di una percorrenza superiore ai 250 km. Accettabile, ma non risolutiva.

La novità che potenzialmente potrà cambiare le regole del gioco in materia di autonomia sarà invece dettata da Mazda, dal suo debutto in chiave elettrica ma soprattutto dalla scelta di dotarsi di un motore rotativo Wankel come Range Extender, sostanzialmente un generatore elettrico di bordo, facendo conto però sulle sue caratteristiche uniche di compattezza e silenziosità, enormemente maggiori di qualsiasi propulsore a cilindri e pistoni classici visto e utilizzato finora in quell’utilizzo.

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