Sabato 5 gennaio alle 21.25 sul Nove, Matteo Renzi dalla Chiesa di Orsanmichele, chiesa delle “Arti”, antiche corporazioni fiorentine, dice che in quel luogo “i fiorentini tengono insieme la capacità di lavorare, la dimensione spirituale e l’organizzazione politica del tempo, perché bisognava far parte di un’arte, di una corporazione, altrimenti si era senz’arte né parte”.
“E pensare che c’è ancora qualcuno che dice che la ricetta per l’economia sia il protezionismo, il chiudere, il tirare su i muri, il mettere barriere doganali. Orsanmichele e Firenze – afferma Renzi – ci raccontano che è vero esattamente il contrario. Quand’è che Firenze diventa ricca? Quando si apre e si allarga ai commerci di tutto il mondo, quando si lavora qui il 10% della lana di tutto il pianeta, quando la città diventa un crocevia di opportunità. Le arti proteggono, pianificano, investono, ma la grandezza della storia di Firenze segna una svolta quando abbraccia la globalizzazione”.
Poi Matteo Renzi continua “Quello che Orsanmichele ci dice è che in realtà non c’è soltanto la bellezza, l’intraprendenza o la capacità degli imprenditori, c’è anche una debolezza strutturale che è una debolezza strutturale di Firenze e più in generale dell’italia, anche dell’italia di oggi. E questa debolezza strutturale è la debolezza istituzionale. Si, perché le regole di funzionamento delle istituzioni nella Firenze di allora erano più finalizzate a non far governare nessuno, a controllare, ad avere un potere di bilanciamento, un potere di veto, che non a permettere al leader o ai leader della città di essere davvero incisivi”.
“La stessa cosa purtroppo accade in Italia da decenni, verrebbe voglia di dire da secoli. Siamo un paese in cui le istituzioni, anche quelle democratiche degli ultimi decenni, si preoccupano più di garantire che tutti controllino gli altri che non che qualcuno governi. Ora, tranquilli, non voglio riaprire discussioni sul bicameralismo paritario e sui referendum, io con i referendum ho chiuso, ho già dato. Ma pensate a cosa sarebbe potuta diventare la nostra Italia – conclude Matteo Renzi – se vi fosse stato accanto alla grande qualità degli imprenditori, dei lavoratori, dei ricercatori, degli scienziati, una capacità di organizzare il sistema politico in modo efficace ed efficiente. Orsanmichele è una dimostrazione anche di questo: le arti e le corporazioni funzionavano alla grande, erano uno strumento di leadership economica, culturale, spirituale e religiosa, ma le istituzioni di Firenze hanno sempre fatto fatica a funzionare esattamente come le istituzioni del nostro meraviglioso paese. Orsanmichele, insomma, un simbolo che racchiude tutta la storia d’italia.