Cinema

Roma, recensione semi-seria del film di Cuaron (che ha vinto pure due Golden Globe)

Roma.
Ci sono i poveri.
Ci sono i ricchi.
C’è il Messico.
Tutto in bianco e nero.
Anche il mare.

Poi c’è la tragedia. In agguato. Sempre.

No, Roma non c’è.
Come no?
No.
E allora perché si intitola Roma?
Cercatelo su Google, così vi fate una cultura anche sul 10 giugno 1971.
Anni di merda veramente.

E infine, le donne. Poverette. Tutte. 

E poi c’è un cane che caga.
Molto.
Caga sulle mattonelle.
Dei ricchi.
E la serva non pulisce.
E il cane caga, caga, caga… i cani cagano, ecco perché nei parchi ci sono i cartelli, ecco perché dove c’è benessere i padroni di cani raccolgono la cacca dei cani con un sacchettino.

Alfonso Cuarón ce lo spiega bene.

Se volete tirarvela di essere colti, guardatelo, se non ve ne frega niente c’è sempre la saga di Guerre stellari.
Che è pure a colori.