La notizia diffusa con un comunicato ufficiale delle Unità di protezione popolare, che lottano contro l'Isis nel Kurdistan siriano, è stata confermata dalla Farnesina. L'attivista vittima di uno "sfortunato incidente mentre era in servizio a Derik", è deceduto lo scorso 7 dicembre per circostanze ancora da chiarire
È morto in Siria per circostanze ancora da chiarire Giovanni Francesco Asperti, cittadino italiano che si era trasferito nella regione di Rojava per combattere lo Stato Islamico al fianco delle milizie curde dell’Unità di protezione popolare (Ypg). La notizia, diffusa inizialmente dallo stesso sito delle Ypg, è stata confermata dalla Farnesina. Il consolato a Erbil sta seguendo il caso ed è in contatto con i familiari.
Asperti, 50enne di origini bergamasche, in battaglia veniva chiamato Hiwa Bosco. Secondo quanto riferito dalle milizie curde il combattente è morto da ‘martire’, vittima di uno “sfortunato incidente mentre era in servizio a Derik”, nel governatorato nord-orientale siriano di Al Hasakah, avvenuto lo scorso 7 dicembre.
“Durante tutta la sua partecipazione alla lotta contro l’Isis nel Kurdistan siriano e nel nord della Siria, Hiwa Bosco è stato un esempio di vero rivoluzionario e ha sempre agito sulla base di questi valori fino all’ultimo momento della sua vita”, si legge sempre sul sito delle Ypg.
Nello stesso comunicato i miliziani danno anche notizia di un altro combattente, chiamato Baqir Nahsan, originario di Konani, ucciso il 5 gennaio scorso a Deir-ez-Zor. “Le nostre forze continuano le operazioni contro lo Stato islamico nella città di Hajin e in prossimità della valle dell’Eufrate”, conclude la nota.