“Ho sbagliato, ma mi hanno dipinto come un mostro. Non sono razzista, né una persona che discrimina “. Si difende così, in una intervista telefonica a La Zanzara (Radio24), il leghista Paolo Polidori, il vicesindaco di Trieste che giorni fa ha buttato in un cassonetto (sbagliato) abiti e coperte di un clochard romeno.
E spiega: “Da due mesi io e l’assessore ai Servizi Sociali seguivamo questo clochard. Avevamo già fatto vari tentativi per offrirgli la possibilità di andare in una struttura protetta, ma lui ha sempre rifiutato. E’ un barbone volontario, perché, secondo tanti, ci guadagna a stare lì. Io so da commercianti che il clochard andava a cambiare da loro i soldi da lui raccolti, una sessantina di euro al giorno. A conti fatti, guadagna 1800 euro al mese. E quindi quella scelta di vita per lui è remunerativa. Puoi anche farlo, però di notte vai a dormire in una struttura, dove hai anche da mangiare e da bere. E non sporchi per strada” – continua – “I cittadini avranno pure diritto a non avere una persona che bivacca? Quello era un bivacco vero e proprio, a un certo punto quel barbone ha tentato anche di metter su una tenda. Io cinico? Assolutamente no. Sono stato dipinto come una persona quale non sono assolutamente”.
Polidori aggiunge: “Questa persona aveva un procedimento di allontanamento, quindi poteva essere stato portato via della polizia. Quando sono passato di là e non l’ho visto, sapendo di quel provvedimento in corso, ho presunto che quella persona non fosse più lì. Ho visto due vestiti buttati per strada e ho pensato che fossero stracci abbandonati. Mi sono anche preoccupato di controllare che non si trattasse di effetti personali riconducibili a una persona, altrimenti non avrei fatto nulla. Nella misura in cui presumo che quelli non siano stracci abbandonati, rifarei quel gesto. C’era una marea di gente che si lamentava con me per quel bivacco, come i passanti e i commercianti della zona”.
Poi ribadisce: “Quando ho visto quegli stracci, ho pensato: ‘Finalmente il posto è libero, quella persona non c’è più perché l’hanno allontanata’. Il barbone è stato coccolato dalla sinistra? Questo è indubbio. Invitare questa persona a cena o a pranzo? Io non ho problemi, lo invito volentieri. Anzi, lo sto cercando per dirgli che, in caso di sua disponibilità a entrare in una struttura protetta, gli compro tutti i vestiti che vuole, se ne ha bisogno. Poi bisogna vedere se ne ha bisogno”.