Cinema

Bafta 2019, Dogman fra i candidati in lingua straniera. Bohemian Rhapsody conquista sette nomination

L’annuncio è arrivato stamani da Londra e naturalmente suona come piccola benché prestigiosa compensazione per il film di Matteo Garrone, escluso nella shortlist verso le nomination agli Oscar. Suoi contendenti sono il fortissimo (e bellissimo) Roma di Alfonso Cuaron, Un affare di famiglia del giapponese Kore-eda Hirokazu, Cold War del polacco Pawel Pawlikowsky e Cafarnao della libanese Nadine Labaki (anch’esso in uscita italiana il 24 gennaio)

C’è anche Dogman fra i candidati in lingua straniera ai BAFTA 2019. L’annuncio è arrivato stamani da Londra e naturalmente suona come piccola benché prestigiosa compensazione per il film di Matteo Garrone, escluso nella shortlist verso le nomination agli Oscar. Suoi contendenti sono il fortissimo (e bellissimo) Roma di Alfonso Cuaron, Un affare di famiglia del giapponese Kore-eda Hirokazu, Cold War del polacco Pawel Pawlikowsky e Cafarnao della libanese Nadine Labaki (anch’esso in uscita italiana il 24 gennaio).

I British Academy Film & Television Awards  – che sono gli Oscar di Sua Maestà – si terranno il prossimo 10 febbraio e vedranno una lotta serrata fra alcuni dei film più titolati nell’affollata stagione dei massimi premi cinematografici. A fare incetta di 12 candidature è il sontuoso e acutissimo The Favourite (La favorita, da noi il 24 gennaio) del greco Yorgos Lanthimos, concorrente a Venezia 75 dove la protagonista Olivia Colman si è guadagnata con merito la Coppa Volpi. L’attrice britannica, magnifica e dolente Regina Anna, è “la favorita” al premio come attrice protagonista anche in Madrepatria dove è candidata: al suo fianco concorrono da “non protagoniste” le bravissime Emma Stone e Rachel Weisz che completano il gran numero di nomination fra cui miglior film, miglior film britannico, regia, sceneggiatura e altre cinquine tecniche.

Con 7 candidature tre titoli assai pop: dal “local” Bohemian Rhapsody (fra queste, miglior film britannico, attore protagonista..) al “very American” A Star is Born (fra le nomination, miglior film, attori, regia..) passando per – ancora una volta – il grandissimo Roma del messicano Cuaron (fra le candidature, miglior film, regia, sceneggiatura..) che dopo il Leone d’oro veneziano e due Golden Globe si attesta fra le opere più acclamate a livello mondiale benché non in lingua inglese. Anche il magnifico Vice e lo scoppiettante Blackkklansman di Spike Lee (5 nomination ciascuna) se la cavano assai bene: il primo candidato anche come miglior film e regia mentre il secondo appare più forte sul fronte delle interpretazioni (3 attori nominati) con un Christian Bale praticamente monumentale. Quattro le nomination per Green Book (che ricordiamo vincitore del Golden Globe come miglior commedia/musical) fra cui miglior film e altrettante per lo splendido Cold War. Da segnalare, infine, per l’orgoglio britannico che la geniale costumista Sandy Powell gode di ben due nomination, una per The Favourite e l’altra per Il ritorno di Mary Poppins: insomma due regine diversamente abbigliate ma ugualmente potenti, almeno in terra d’Albione.