Caso Carige? Come al solito, quando si governa, bisogna uscire dalla propaganda e fare delle scelte. Non si possono rispettare tutte le posizioni che si tenevano quando si stava all’opposizione”. Così, a Dimartedì (La7), il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, commenta lo stanziamento di 5 miliardi di euro da parte del governo M5s-Lega per salvare la Banca Carige.

Travaglio spiega: “Bisogna vedere se questo salvataggio andrà più a vantaggio dei risparmiatori, che rischiavano di essere travolti insieme alla banca, o degli amministratori, che l’hanno portata al disastro.Il Pd pagava il fatto di avere un establishment bancario quasi tutto a lui fedele. M5s e Lega, invece, hanno dalla loro parte il fatto di non essere incistati nel sistema delle banche. Se il vicepresidente della Carige fosse il padre di Di Maio o di Salvini, probabilmente si creerebbe lo stesso scandalo del caso di Banca Etruria“.

Travaglio cita la vicenda Monti Paschi di Siena e la commistione tra Pd e la banca toscana. E puntualizza: “Io parlo per me: non ho mai scritto che una banca va lasciata allegramente andare al catafascio con tutti i suoi risparmiatori. Anche quando Gentiloni prese 20 miliardi e fece il fondo, nessuno disse che non lo doveva fare. Si disse che, se Renzi ci avesse pensato due anni prima anziché raccontare di un sistema bancario solido e saldo insieme al governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, e alla Consob, forse quei 20 miliardi sarebbero costati un po’ meno. Erano questi i temi della polemica, oltre al fatto che c’era dentro la famiglia Boschi“.

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